Il Consiglio di Stato approva il Piano cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione di bambini e giovani
Mira a monitorare e migliorare la qualità di vita delle fasce più giovani della popolazione, promuovendo l'inclusione, la protezione, l'educazione e il benessere in tutte le sue forme. Tale l'obiettivo del Programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione di bambini e giovani (0-25 anni) per il periodo 2021-2024, il cui Rapporto è stato approvato in questi giorni dal Consiglio di Stato. Il governo ha inoltre dato luce verde al Piano d’azione per il quadriennio 2025-2028. Questo documento, spiega il Consiglio di Stato, delinea la strategia cantonale di promozione dei diritti dell’infanzia e della gioventù, “confermando il ruolo di precursore del Canton Ticino già riconosciuto a livello nazionale e dall’Unicef in questo contesto".
Il Rapporto del Programma cantonale sintetizza le azioni intraprese nel quadriennio 2021-2024. "Rappresenta un traguardo significativo, frutto di una stretta collaborazione interdipartimentale, tra enti pubblici e privati, organizzazioni del territorio e professionisti del settore, con la partecipazione attiva di scuole, istituzioni, associazioni e famiglie", sottolinea il governo. Tra gli ambiti analizzati il Rapporto evidenzia i seguenti capitoli. Educazione e inclusione: promozione di un sistema scolastico accessibile e inclusivo e promozione della parità di genere. Protezione e sicurezza: misure di prevenzione contro ogni forma di abuso, violenza e sfruttamento, con particolare attenzione alla salute mentale e al supporto alle famiglie in difficoltà. Partecipazione e ascolto: valorizzazione delle opinioni dei bambini nelle politiche e decisioni che li riguardano.
Il Consiglio di Stato ha approvato come detto anche il Piano d’azione per il quadriennio 2025-2028. Gli obiettivi principali, indica il governo, sono il rafforzamento della conoscenza e l’applicazione dei diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo; il consolidamento e il rafforzamento della collaborazione tra enti pubblici, privati e comunità locali; l’attuazione di iniziative volte a promuovere il benessere dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare attenzione alle situazioni di vulnerabilità.
Il proseguimento del Programma cantonale per il periodo 2025-2028, rileva il Consiglio di Stato, "è un passo fondamentale per consolidare i risultati raggiunti e affrontare le nuove sfide emergenti nel contesto sociale e familiare".