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Licenziamento collettivo alla Job Contact Sa, la misura tocca 122 collaboratori

La società con sede a Lugano ha avviato la procedura di licenziamento collettivo e informato il personale. Verrà aperta una consultazione

La società è attiva dal 1995
(Ti-Press)
15 maggio 2025
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Licenziamenti in vista alla Job Contact Sa. La società con sede a Lugano ha comunicato il 12 maggio ai propri lavoratori – 122 quelli ai quali verrà prevedibilmente recapitata la lettera di disdetta del contratto – la procedura di licenziamento collettivo e l’avvio di una consultazione che terminerà alla fine di questo mese.

“Job Contact Sa sta valutando la cessazione della propria attività, in considerazione dell’assenza di una successione imprenditoriale e a seguito di un’attenta analisi delle condizioni di mercato”, si legge nella comunicazione ai lavoratori. “Nell’ambito di tale valutazione è prevedibile la disdetta dei contratti di lavoro per tutti i lavoratori, per un totale di 122 persone”. La notifica delle disdette è prevista nel mese di giugno.

Ai lavoratori è stata comunicata la possibilità di presentare suggerimenti e proposte per eventuali misure e/o mezzi che possano evitare i licenziamenti previsti.

La società ha sede a Lugano e si occupa della messa a disposizione temporanea di personale, come pure la consulenza in materia di reclutamento, selezione e piazzamento di personale stabile. La comunicazione della Job Contact Sa, che occupa in totale 131 persone ed è attiva dal 1995 in tutto il Ticino, è stata inviata anche alla Sezione del lavoro del Cantone.

Unia e Ocst: ‘Non è un settore che attraversa difficoltà’

La notizia ha creato stupore, molto stupore, tra i sindacati. «È un fulmine a ciel sereno. Non c’erano particolari avvisaglie che si potesse andare in questa direzione», afferma Paolo Locatelli di Ocst. «Il settore in cui opera Job Contact, il lavoro interinale, non è per nulla in difficoltà. Anzi». Proporio per questo motivo, rimarca Locatelli, «si è ancora più stupiti. In ogni caso – aggiunge il sindacalista dell’Organizzazione cristiano sociale – siamo a disposizione dei collaboratori, nel caso avessero bisogno, e dell’azienda se volesse discutere un piano sociale anche con i sindacati».

Perfettamente sulla stessa lunghezza anche il segretario regionale di Unia Giangiorgio Gargantini. «Il settore del lavoro interinale non è sicuramente in difficoltà, tutt’altro. Funziona bene e questo non fa altro che aumentare la nostra sorpresa». Anche per Gargantini, infatti, l’avvio della procedura di licenziamento collettivo alla Job Contact è «un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Non c’era nessun indizio che faceva pensare si potesse andare in questa direzione». Il segretario cantonale di Unia fa sapere che ora il sindacato si attiverà per capire meglio il quadro della situazione. «Siamo ovviamente a disposizione dei dipendenti che dovessero avere bisogno».

Il licenziamento si definisce collettivo quando riguarda un numero ben definito di collaboratori: almeno 10 negli stabilimenti che occupano abitualmente più di 20 e meno di 100 lavoratori; almeno il 10 per cento del numero dei lavoratori negli stabilimenti che occupano abitualmente tra 100 e 300 collaboratori; almeno 30 negli stabilimenti che occupano abitualmente almeno 300 lavoratori. In questi casi il datore di lavoro è tenuto a consultare il personale e a informare per iscritto la Sezione del lavoro in merito al progetto di licenziamento e ai risultati della procedura di consultazione.