Così la ‘Verifica del raggiungimento delle competenze fondamentali’ nel 2023. L'indagine nazionale ha coinvolto allieve e allievi di quarta media
In italiano, la proporzione di allieve e allievi ticinesi che raggiunge il livello di competenza fondamentale nella comprensione scritta è dell’85%, nell’ortografia del 77%. Per quanto riguarda le lingue seconde, la percentuale di allieve e allievi che raggiungono le competenze fondamentali in francese è al di sopra della media svizzera. Mentre per il tedesco la percentuale è più bassa: “Nell’interpretazione di questo dato va considerato che le allieve e gli allievi ticinesi iniziano l’apprendimento di questa lingua più tardi rispetto alle alunne e agli alunni romandi e come seconda lingua seconda”, puntualizza il Dipartimento educazione cultura e sport (Decs).
È quanto emerge dalla ‘Verifica del raggiungimento delle competenze fondamentali (Vecof) 2023’. L’indagine nazionale, giunta alla sua terza edizione, ha interessato stavolta gli allievi e le allieve di quarta media e si è focalizzata sulla lingua di scolarizzazione – quindi italiano per il Ticino, che nella comprensione scritta è tra i Cantoni che hanno ottenuto “i migliori risultati” – e sulle lingue seconde, quindi francese e tedesco per quel che concerne il nostro cantone. Presentati questa mattina a Berna, i dati sono stati illustrati e commentati nel pomeriggio dal Dipartimento diretto da Marina Carobbio.
Dai risultati, sia svizzeri che ticinesi, “risulta una differenza nel raggiungimento delle competenze fondamentali tra le ragazze e i ragazzi, con una quota più alta per queste ultime”, indica in una nota il Decs: “Ad esempio in ortografia italiana l’84% delle ragazze ticinesi raggiunge le competenze fondamentali, contro il 70% dei compagni maschi”. Anche la componente socioeconomica influisce sul raggiungimento delle competenze fondamentali. In Ticino, segnala ancora il Dipartimento, “il 91% di allieve e allievi di condizioni socioeconomiche elevate (quartile superiore) ha acquisito le competenze fondamentali nella comprensione scritta dell’italiano, mentre solo il 76% dei più sfavoriti (quartile inferiore) ci è riuscito”.