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Assemblea dei fiduciari tra insidie e opportunità

È stato “il Ticino a confronto con nuove realtà” il tema cardine dell’Assemblea generale della Ftaf, la Federazone ticinese delle associazioni di fiduciari, tenutasi lunedì a Lugano. In particolare, l’assemblea si è concentrata sull’evoluzione delle diverse attività fiduciarie rappresentate dalla Federazione, da quelle contabili e amministrative a quelle finanziarie, immobiliari, di revisione e consulenza aziendale. Tutti aspetti illustrati dalla presidente della Ftaf Cristina Maderni.

Maderni, si legge in una nota della Federazione, “ha discusso le criticità geopolitiche che condizionano il presente della categoria, dai dazi e i rischi di inflazione che ne derivano al rafforzamento del franco e, a livello locale, dallo stato delle finanze cantonali al peso crescente della burocrazia che distoglie fondi dagli investimenti”. Guardando al futuro, secondo la Ftaf, particolare attenzione andrà accordata alle aspettative dei clienti, in continua crescita, e alla domanda di servizi che diviene sempre più sofisticata. Senza dimenticare i temi della confidenzialità, della sostenibilità e della cybersecurity.

“Il raggio di azione dei fiduciari – ha sottolineato poi Maderni – si estende alla società. Siamo il primo interlocutore di chi è intenzionato a trasferire la residenza e l’attività economica nel cantone. Diamo lavoro a 7’200 unità a tempo pieno e sappiamo che si tratta di residenti. Il numero di chi sceglie la nostra professione è in crescita: nel 2024 le autorizzazioni sono salite a 1’510, cui vanno aggiunti i circa 350 fiduciari patrimoniali assoggettati a Finma. Il rapporto con l’Autorità di vigilanza è proficuo; controlli intensificati e istruttorie penali hanno contrastato efficacemente il fenomeno dell’abusivismo”.