Ticino

Secco ‘no’ alle cure sociosanitarie di qualità

La maggioranza dei votanti ha respinto l’iniziativa popolare presentata nel 2022 dalla Vpod che chiedeva un miglioramento delle condizioni di lavoro

(Ti-Press)
15 giugno 2025
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Nulla da fare, la maggioranza dei cittadini, il 55,52% dei votanti, ha detto ‘no’ all’iniziativa popolare ‘Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità’. Già bocciata dal Gran Consiglio, la Vpod aveva comunque deciso di non ritirarla, facendo così esprimere il popolo. Più precisamente la proposta portata avanti dal Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari – e sostenuta da un ampio fronte progressista – chiedeva di introdurre una nuova legge per definire delle condizioni quadro per una serie di enti. Ovvero: strutture ospedaliere, servizi ambulanze, case per anziani, centri diurni, servizi di assistenza e cure a domicilio, servizi d’appoggio, enti socioeducativi, strutture per le dipendenze, nidi e centri extrascolastici. Non solo. L’iniziativa prevedeva inoltre che per legge si nominasse una commissione parlamentare di controllo di tutto il settore. In estrema sintesi, nelle mire del sindacato vi era una richiesta di miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale sanitario, anche sulla scia delle “promesse fatte durante la pandemia”.

Contraria alla proposta, la stessa maggioranza che si era già opposta in parlamento. A far parte del comitato contrario, esponenti di Centro, Udc, Lega e Plr. Pur riconoscendo le “buone intenzioni dell’iniziativa”, per i contrari un’approvazione avrebbe comportato un aumento dei costi e della burocrazia.