L’Mps presenta un dossier su nomine, Magistratura e politica. ‘Lo scambio di favori era noto anche al direttore del Di Gobbi, che non ha fatto nulla’
Il procuratore generale Andrea Pagani ha aperto e poi chiuso – con un non luogo a procedere e un abbandono – due fascicoli che riguardavano anche Alvaro Camponovo, nominato tra le polemiche procuratore pubblico negli scorsi mesi. È quanto emerge da una lunga interrogazione del Movimento per il socialismo (Mps), che proprio oggi durante una conferenza stampa ha presentato un dossier su “nuovi e preoccupanti elementi sulla relazione tra politici e Magistratura”. Atto parlamentare che ripercorre nel dettaglio tutti i fatti che hanno coinvolto Eolo Alberti (sindaco leghista di Bioggio), Sabrina Aldi (deputata leghista in Gran Consiglio), Claudio Camponovo, padre di Alvaro, ed ex socio di Alberti nella ditta attiva in ambito sanitario che avevano in comune. Nel documento si fa esplicito riferimento anche al rapporto segreto redatto – su incarico della Lega che voleva vederci chiaro sulla vicenda – dall’avvocato Enea Petrini. Per l’Mps l’intera vicenda ha “un’enorme rilevanza, se non da un punto di vista penale, da quello politico”.
Il primo incarto riguarda il sospetto che Alvaro Camponovo, allora segretario giudiziario, avesse controllato nel sistema informatico della Procura l’evoluzione di un incarto che riguardava una denuncia fatta dallo stesso Camponovo a una terza persona attiva nella ditta. La denuncia, secondo l’Mps, sembrerebbe essere stata una sorta di “ritorsione” da ricondurre alla mancata disponibilità di questa persona a portare avanti un’operazione finanziaria. “L’abitazione di questa persona – scrive l’Mps – è perquisita. Il soggetto è prelevato e interrogato. Non ha però diritto di sapere chi lo ha denunciato. Secondo quanto riferito dal padre Claudio Camponovo, nei giorni successivi l’apertura dell’incarto penale contro questa persona, il figlio Alvaro Camponovo gli avrebbe riferito la seguente frase: ‘Ora non darà più fastidio a nessuno’”. Per questo caso, come si legge nell’atto parlamentare dell’Mps, “in data 5 settembre 2024 il pg Andrea Pagani ha emesso un decreto di abbandono nei confronti di Alvaro Camponovo”.
Il procuratore generale Andrea Pagani emette poi un decreto di non luogo a procedere sempre nei confronti del procuratore pubblico Alvaro Camponovo. Dal 2022 al 2023 Alvaro Camponovo, allora segretario giudiziario, oltre all’auto e al carburante messi a disposizione dalla ditta di proprietà del padre di Alberti e di un altro socio, ha pure utilizzato una tessera dell’Hcl di proprietà della ditta. Accertato il fatto, il Pg esclude però la presenza di reato ed emette un decreto di non luogo a procedere.
Nell’interrogazione si parla anche del rapporto redatto dall’avvocato Enea Petrini, su richiesta dei vertici della Lega dei ticinesi, che volevano avere un quadro chiaro sulle vicende che hanno riguardato Eolo Alberti e la società attiva in ambito medico. “Il 14 maggio l’avvocato Enea Petrini, membro del Cda di BancaStato, trasmette ai consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali, ai parlamentari Alessandro Mazzoleni e Daniele Piccaluga, e alla signora Antonella Bignasca un rapporto dell’inchiesta da questi commissionata sui rapporti contrattuali tra Hospita Suisse Anesthesia Care Sa Bioggio e il precedente direttore amministrativo Eolo Alberti”. Il rapporto doveva chiarire eventuali rapporti contrattuali esistenti (o mantenuti) tra Eolo Alberti e la società, a seguito della sua uscita dalla struttura societaria ed entrata a far parte del Cda di Eoc; eventuali elementi legati alla gestione amministrativa e finanziaria della società che possono apparire non consoni o inopportuni; eventuali ulteriori elementi che possono compromettere la reputazione della società o dei membri del Cda o della direzione, attuale e passata.
Diversi i punti che emergono dal rapporto di Petrini, e che sono riportati nell’interrogazione: le modalità di procedere dell’azienda e i rapporti personali tra gli azionisti. Così scrive Petrini, citato nel documento dell’Mps: “Si tratta una vera e propria guerra personale, con una classica ‘shitstorm’ da parte di chi si è visto allontanato, vuoi licenziato in tronco, verso la società e i suoi organi. Non si possono tacere le voci che, da alcune settimane, circolano in maniera costante nel piccolo Ticino. Innegabile che le conseguenze possono essere veramente pesanti, sia a livello professionale, familiare e personale, visti gli impegni politici passati e presenti delle persone direttamente o indirettamente coinvolte. Prova ne è lo scambio di corrispondenza tra i legali del signor Camponovo e la Hospita Suisse Anesthesia Care SA, che mi è stata mostrata: mi permetto quindi di raccomandare che i principali attori siano con urgenza condotti a un tavolo di lavoro, dove chi di competenza li renda, con fermezza, attenti e consapevoli dei rischi e delle conseguenze che potrebbero avere nel voler proseguire con gli attuali comportamenti”.
Norman Gobbi, sentito dal procuratore generale, conferma l’esistenza del rapporto ma afferma che non conteneva nessuna rilevanza penale; per questa ragione non vi era la necessità di darne comunicazione alla Magistratura. “Per Norman Gobbi – riporta l’interrogazione – il rapporto faceva però emergere un chiaro piano premeditato: a Eolo Alberti un posto nel Cda di Eoc, a Sabrina Aldi un posto nella ditta e ad Alvaro Camponovo, figlio di Claudio, un posto quale procuratore pubblico”.