laR+ arrocco leghista in governo

Il Consiglio di Stato vuole approfondimenti giuridici

L’arrocco di Dipartimenti tra Claudio Zali e Norman Gobbi – con Zali che passerebbe dal Territorio alle Istituzioni e Gobbi che farebbe il percorso inverso – resta in sospeso. Il Consiglio di Stato, riunito in seduta ieri mattina, ha discusso ancora una volta del tema senza però arrivare a una decisione. Questo è quello che trapela dalle abbottonate stanze di Palazzo delle Orsoline. L’Esecutivo starebbe ancora aspettando una serie di approfondimenti giuridici per capire se e come lo scambio richiesto dai ministri leghisti – che rappresenterebbe una prima storica a livello cantonale, mai infatti due ministri si sono scambiati Dipartimento a legislatura in corso – sia fattibile e a quali condizioni.

Affrontato il nodo giuridico resta poi quello politico: c’è o no una maggioranza (qualificata?) all’interno del Consiglio di Stato disposta ad assecondare il desiderio leghista di far passare Gobbi al Dipartimento del territorio e Zali al Dipartimento delle istituzioni? Mentre i diretti interessati evitano la questione a prendere posizione nelle scorse settimane sono stati i partiti. Con una lettera inviata al governo, i presidenti di Plr, Centro, Ps, Udc e Verdi hanno voluto esprimere una riflessione “seria e preoccupata” invitando l’Esecutivo a “ponderare con estrema attenzione l’opportunità”. Già, perché un elemento centrale è quello della tempistica: la richiesta leghista è di procedere allo scambio nel mese di ottobre, quindi a un anno e mezzo dalle prossime Elezioni cantonali. Secondo molti, che vedono nell’arrocco una mossa politica in chiave elettorale, si tratta di un periodo troppo breve per permettere a un consigliere di Stato di prendere in mano un Dipartimento. Il coordinatore della Lega Daniele Piccaluga, nel frattempo, auspica “che il governo prenda una decisione in tempi brevi, preferibilmente entro l’inizio dell’estate, così da non lasciare la questione in sospeso per troppo tempo”. Il 21 giugno è già passato...

L’ultima seduta governativa prima delle vacanze è quella di mercoledì 9 luglio. Ebbene, entro questa data o nella riunione del 9 sarebbe altamente opportuna una decisione del Consiglio di Stato sull’arrocco. Una decisione da comunicare con una conferenza stampa e non con un comunicato per sottrarsi alle domande (quindi al contraddittorio) dei giornalisti. L’opinione pubblica attende con trepidazione la risoluzione governativa. Interrogandosi sul futuro di questa tribolata legislatura.