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Accrocchio, niente rapporto dettagliato. Ma copia della nota stampa e della risoluzione...

Il governo scrive al Gran Consiglio: ‘Quella decisione rientra fra le competenze esclusive dell'Esecutivo’. E aggiunge: ‘Spiegheremo nella seduta del 25’

Posta interna
(Ticino)
8 agosto 2025
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A proposito del controverso arrocchino, ricorda a mo’ di premessa che “tali decisioni” rientrano tra “le competenze esclusive” del governo. Dopodiché fa sapere che “consapevoli dell’importanza di una buona collaborazione tra Esecutivo e Legislativo e nel rispetto dei rispettivi ruoli”, il Consiglio di Stato, durante la seduta parlamentare straordinaria del 25 agosto, “illustrerà e spiegherà le motivazioni che hanno portato alle decisioni adottate, affrontando pure i temi sollevati dalle cinque interpellanze presentate dai deputati a inizio luglio”. Così scrive il governo nella lettera trasmessa oggi al Gran Consiglio.

E il rapporto dettagliato chiesto all’Esecutivo dai trentasette deputati, che hanno sottoscritto l’invito dell’Mps a sollecitare una sessione straordinaria del parlamento, nel frattempo agendata per il 25, circa le ragioni politiche e amministrative che lo hanno condotto, in occasione della riunione extra muros del 9 luglio a Bedretto, a decretare l’accrocchio, ovvero lo scambio dal prossimo 1º settembre di alcuni dossier fra i ministri leghisti Norman Gobbi (a capo del Dipartimento istituzioni, la Divisione delle costruzioni) e Claudio Zali (a capo del Dipartimento del territorio, la Magistratura e la Polizia cantonale)? Ebbene, di questo rapporto neanche l’ombra. Alla missiva odierna il Consiglio di Stato allega il comunicato stampa che ha rilasciato il 9 dello scorso mese al termine della seduta di Bedretto e la risoluzione, di due giorni dopo, con cui ha formalizzato l’operazione e che quanto a contenuti è sostanzialmente una copia della nota diffusa precedentemente alle redazioni. Due documenti che non sono certo paragonabili, neppur lontanamente, a un rapporto dettagliato.

Trova così conferma quanto anticipato dalla ‘Regione’ qualche giorno fa e cioè che si prospettava un no del governo alla richiesta di un dettagliato documento avanzata dai trentasette granconsiglieri per il tramite dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. Un passo, quello dell’Esecutivo, che potrebbe alimentare ulteriormente la polemica sull’accrocchio/pastrocchio in vista della seduta straordinaria del parlamento.