Ticino

FFS: Finanze sotto pressione, ma record nei passeggeri

Aumento dei costi e calo dei ricavi nel traffico merci pesano sui conti.

27 agosto 2025
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La situazione finanziaria delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) continua a essere tesa, con un utile netto di 48 milioni di franchi nel primo semestre, in calo rispetto ai 51 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I costi di manutenzione e la diminuzione dei ricavi nel traffico merci hanno contribuito a questo risultato. "Nel complesso il risultato è accettabile, ma non sufficiente", ha dichiarato Franz Steiger, responsabile delle finanze delle FFS, durante una conferenza stampa a Berna. Steiger ha sottolineato il forte indebitamento del gruppo, che ammonta a 11,4 miliardi di franchi.

Nonostante le difficoltà finanziarie, il settore passeggeri ha registrato risultati positivi. Ogni giorno, 1,41 milioni di persone hanno utilizzato i treni delle FFS, segnando un aumento del 4,8% rispetto all'anno precedente e raggiungendo il numero più alto di sempre. Anche la soddisfazione dei clienti è migliorata, con il 94,5% dei treni arrivati in orario, un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto ai primi sei mesi dell'anno scorso, stabilendo un nuovo record.

Il traffico viaggiatori transfrontaliero ha visto un incremento, con circa 6 milioni di viaggiatori, un aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le FFS ricevono supporto finanziario dalla Confederazione per sviluppare ulteriormente il traffico viaggiatori internazionale. Il CEO delle FFS, Vincent Ducrot, ha annunciato la pianificazione di un nuovo collegamento notturno con la Svezia, previsto per la primavera del 2026, che collegherà Basilea FFS a Copenaghen/Malmö, con Malmö come hub per altre destinazioni in Scandinavia.

Per quanto riguarda i progetti internazionali, Ducrot ha menzionato il leasing di un massimo di 40 convogli ad alta velocità per i collegamenti internazionali, con l'obiettivo di migliorare la redditività e la copertura del debito. Questi progetti, previsti per gli anni 2030, riguarderanno principalmente l'Italia e la Francia, ma anche destinazioni come Barcellona o Londra.

Le FFS stanno affrontando anche la questione della sicurezza, con un aumento delle aggressioni nelle aree ferroviarie. L'azienda sta implementando una formazione specifica per migliorare la sicurezza sul lavoro, che ha già mostrato segni di miglioramento. Tuttavia, i costi di manutenzione continuano a pesare sui risultati finanziari. L'azienda sottolinea la necessità di potenziare l'offerta per soddisfare la crescente domanda e mantenere l'infrastruttura in buone condizioni attraverso opere di ammodernamento e digitalizzazione.

Il settore immobiliare delle FFS ha registrato risultati positivi, ma il traffico merci rimane una fonte di preoccupazione. FFS Cargo ha registrato un deficit di circa 76 milioni di franchi lo scorso anno, e la Confederazione, in qualità di proprietaria delle FFS, richiede che i costi siano coperti. La riforma del traffico combinato comporterà il taglio di 65 posti di lavoro, di cui circa 40 in Ticino, ma ai lavoratori sarà offerta una soluzione nel rispetto del contratto collettivo di lavoro.

Non è chiaro se queste misure permetteranno di tornare in attivo già dal prossimo anno. "Dipenderà molto dai mercati, soggetti a fluttuazioni", ha affermato Ducrot, aggiungendo che anche i dazi statunitensi potrebbero influire sul settore del trasporto merci.