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Magistratura, luce verde della commissione ai potenziamenti

La ‘Giustizia e diritti’: sì a un giudice ordinario in più per la Pretura penale. E condivide i rinforzi temporanei pure per la Procura (digitalizzazione)

Via libera ai potenziamenti chiesti dal governo
(Ti-Press)
22 2025
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La commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ dà luce verde ai potenziamenti – uno ordinario e due temporanei – proposti dal Consiglio di Stato per la Pretura penale e il Ministero pubblico. Un via libera, concretizzatosi nella riunione odierna con la firma del rapporto redatto da Sabrina Gendotti del Centro, che arriva a pochi mesi dall’uscita (in luglio) del relativo messaggio governativo. Messaggio nel quale da un lato si fa il punto sulla prima fase della trasformazione digitale della giustizia ticinese e dall’altro, soprattutto, si avanza la richiesta di risorse umane per i citati uffici giudiziari. Ai rinforzi manca ora solo il sì del plenum del Gran Consiglio, ma il suo avallo appare scontato.

Carenza di personale

Concretamente, la commissione è favorevole al potenziamento – ordinario – della Pretura penale: un giudice in più a tempo pieno che affiancherà il presidente dell’autorità con sede a Bellinzona. La nuova “colonna”, si ricorda nel rapporto commissionale, sarebbe quindi composta da un pretore, da un vicecancelliere e da un segretario/a amministrativo/a. Tutti e tre a tempo pieno. Per il Consiglio di Stato il potenziamento ordinario si giustificherebbe data anche la maggiore complessità dei casi affrontati dalla Pretura. In agosto la sottocommissione ‘Giustizia’ coordinata da Gendotti (gli altri membri sono Cristina Maderni del Plr, Alessandro Mazzoleni della Lega, Daria Lepori del Ps, Roberta Soldati dell’Udc e Marco Noi dei Verdi), ha sentito Elettra Orsetta Bernasconi Matti e Giovanni Pozzi, rispettivamente presidente e cancelliere della Pretura penale. Un’audizione riassunta nel rapporto della ‘Giustizia e diritti’. “La Pretura penale dalla sua costituzione, avvenuta nel lontano 2003, non ha mai ottenuto alcun potenziamento se non quello iniziale, durato due anni, di un magistrato straordinario. Negli anni – prosegue il documento allestito da Gendotti – il carico di lavoro è aumentato, ciò anche a causa dell’introduzione del nuovo Codice di procedura penale svizzero avvenuto nel 2011. La situazione di sovraccarico di lavoro e di carenza di personale è stata regolarmente riportata nei rapporti allestiti annualmente dal Consiglio della magistratura ma per anni è stata ignorata”.

‘Investire nello stato di diritto’

Sulla necessità di assegnare un magistrato in più alla Pretura penale Roberta Soldati non ha dubbi. «Ribadisco: la giustizia del nostro cantone ha bisogno non di una revisione dei massimi sistemi, bensì di riforme e interventi puntuali, come in questo caso, che possono essere attuati con una certa rapidità – sottolinea la granconsigliera democentrista da noi contattata –. E non è più ammissibile che la magistratura debba rimetterci perché lo Stato sostiene di non aver soldi. I soldi ci sono, basta che il Cantone li spenda meglio. Investire nella giustizia, dotandola di adeguati mezzi e risorse umane, significa investire nello stato di diritto». Con il potenziamento ordinario della Pretura penale, rileva il presidente della ‘Giustizia e diritti’ Alessandro Mazzoleni, «si è detta d'accordo l’intera commissione parlamentare e questo è un segnale politicamente importante». Osserva a sua volta Matteo Quadranti (Plr): «I decreti d’accusa costituiscono una fetta considerevole delle decisioni del Ministero pubblico e spesso, perché impugnati, finiscono sul tavolo della Pretura penale. Possono presentare questioni di diritto complesse, nonché conseguenze anche dal profilo civilistico». Insomma si fa presto a parlare di incarti penali minori...

Ma la commissione condivide pure i rinforzi temporanei/straordinari prospettati dal governo in relazione alla prima fase della digitalizzazione della giustizia, che vede l’implementazione in seno alla magistratura di ‘MyABI/Juris ’, la versione aggiornata, acquistata nel 2024 dal Consiglio di Stato, dell’attuale sistema informatico ‘AGITI/Juris’. Sullo sfondo vi è il progetto nazionale denominato ‘Justitia 4.0’, che contempla lo scambio degli incartamenti giudiziari per via elettronica fra le parti di un procedimento civile, penale o amministrativo federale. Questo attraverso la piattaforma ‘justitia.swiss’, che entrerà in funzione quando almeno diciotto Cantoni avranno aderito alla relativa convenzione. ‘MyABI/Juris’ permetterà alle autorità giudiziarie ticinesi di interfacciarsi direttamente con la piattaforma. In febbraio sono stati avviati in Ticino i lavori per l’introduzione dell’ammodernato applicativo, a cominciare dalla Pretura del Distretto di Riviera, con sede a Biasca. Magistrato di riferimento per l’implementazione di ‘MyABI/Juris’ in tutte le Preture civili è Elisa Bianchi Roth, pretore appunto di Riviera. Tutti i giudici delle Preture di valle fungono anche da pretori penali, compresa pertanto Bianchi Roth. L’anno prossimo, secondo quanto pianificato, toccherà al Ministero pubblico dotarsi dell’aggiornato sistema informatico. Ed è in tale contesto che si inseriscono i potenziamenti temporanei.

Pur essendo la designazione dei magistrati straordinari una sua competenza, il Consiglio di Stato ha voluto comunque interpellare preliminarmente la commissione parlamentare. E la ‘Giustizia e diritti’ risponde affermativamente. Sia al potenziamento provvisorio della Pretura penale, con la designazione di un pretore supplente straordinario al 50 per cento (e di un vicecancelliere supplementare temporaneo) in sostituzione di Bianchi Roth. Sia al potenziamento temporaneo del Ministero pubblico, con la designazione di un pp straordinario (più due segretarie) a tempo pieno in modo da liberare un procuratore “d’esperienza” che si dedichi all’implementazione di ‘MyABi/Juris’. Tornando alla Pretura penale, la commissione parlamentare auspica che la designazione di un pretore straordinario nella misura del 50% “possa avvenire al più presto, e meglio che il magistrato possa essere operativo dal 1. gennaio 2026 considerato che la Giudice Elisa Bianchi Roth dal mese di maggio del corrente anno non opera più presso la Pretura penale”.