Ticino

Caccia alta 2025: meno catture di camosci, caprioli e cinghiali, aumentate quelle di cervi

Il Dipartimento del territorio stila il bilancio. Diciannove casi di ritiro della patente per violazioni gravi, tra cui uno di bracconaggio

La stagione si è chiusa domenica 28 settembre
(Ti-Press)
6 2025
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La stagione della caccia alta si è chiusa domenica 28 settembre, tempo di bilanci quindi. I 1’774 cacciatori ticinesi che hanno staccato l’autorizzazione per questo periodo venatorio, ricorda il Dipartimento del territorio, potevano abbattere camosci, caprioli, cervi, cinghiali, marmotte, volpi e tassi. Complessivamente la caccia alta 2025 si è svolta “in modo corretto”, tiene a puntualizzare il Dipartimento in seguito alle recenti polemiche. Ecco allora i dati: “Si segnalano poco più di 140 autodenunce e 19 casi di ritiro della patente di caccia per violazioni particolarmente gravi della legislazione cantonale e federale, tra cui un caso di bracconaggio (caccia notturna con arma silenziata e visore termico), esercizio venatorio in zone vietate o impiego di mezzi ausiliari proibiti”. Riguardo invece alle infrazioni minori, perlopiù sanzionate attraverso la procedura della multa disciplinare, i dati definitivi “saranno disponibili nelle prossime settimane, una volta completata la raccolta di tutta la documentazione”.

Camoscio

Veniamo alle catture. Cominciando dal camoscio, che sono diminuite. In totale sono stati abbattuti 463 camosci: 223 maschi adulti, 159 femmine adulte e 81 anzelli di 1,5 anni di età. Nel 2024 erano 619. La quota raggiunta “è inferiore al piano di abbattimento di 800 capi (350 maschi adulti, 350 femmine adulte e 100 anzelli di 1,5 anni)”, tuttavia “è da apprezzare il sensibile miglioramento tra le catture del rapporto tra i sessi passato da quasi 2 maschi ogni femmina nel 2024 a 1,4 maschi ogni femmina nell’anno in corso”. Quattro, spiega il Dipartimento, le cause del calo delle catture: la perdita di attrattiva della caccia al camoscio, l’eliminazione del secondo giorno di cattura diretta al maschio adulto, il deterrente del divieto di cattura del maschio adulto diretto due anni consecutivi e le condizioni meteo non particolarmente favorevoli nel giorno (martedì 9 settembre) di cattura diretta al maschio adulto.

Cervo

Passando al cervo, le catture sono “notevolmente aumentate” rispetto allo scorso anno: 2’163 capi (1’722 nel 2024). In totale sono stati prelevati 1’117 maschi, 736 femmine e 310 cerbiatti. “Il piano di abbattimento, definito in funzione dei censimenti e per limitare i danni al bosco e alle colture agricole, non è tuttavia stato raggiunto e dunque si rende necessario aprire la caccia tardo autunnale che avrà luogo da metà novembre e fine dicembre 2025”, scrive il Dipartimento. A differenza degli scorsi anni, potranno partecipare “anche i cacciatori che non hanno staccato l’autorizzazione di caccia alta, a un prezzo maggiorato rispetto al costo regolare”.

Capriolo

Le catture di capriolo sono state di 239 capi (389 nel 2024), di cui 151 maschi e 88 femmine. “I prelievi su questa specie volti a correggere il rapporto sessi, che idealmente deve essere paritario tra maschi e femmine, continueranno nella caccia tardo autunnale al cervo e al capriolo”, fa sapere il Dipartimento. La diminuzione delle catture “è da ricondurre principalmente alla moratoria della caccia al capriolo, stabilita per il triennio 2025-2027 nei distretti di Blenio e Leventina, dove questa specie presenta densità relativamente basse”.

Cinghiale

Per quanto concerne il cinghiale, gli abbattimenti riferiti al periodo della caccia alta mostrano “un netto calo rispetto allo scorso anno”. I capi catturati sono stati 284 (646 nel 2024). Di cui cinque confiscati dall’Ufficio del veterinario cantonale poiché presentavano elevati tassi di cesio-137. “Tenendo conto degli abbattimenti da parte degli agenti della polizia della caccia e dei cacciatori muniti di permesso di guardacampicoltura (contenimento danni), ai quali vanno aggiunte le catture in caccia estiva, da inizio 2025 – osserva il Dipartimento del territorio – sono stati catturati in totale 2’041 cinghiali (stato al 30.9.2025), contro i 2’384 del 2024 sul medesimo periodo”. Ulteriori prelievi dei cinghiali “saranno effettuati durante la caccia invernale che si svolgerà tra metà novembre 2025 e inizio 2026, e non si esclude un prolungo sui successivi mesi a dipendenza dell’esito dei prelievi”.

Per la marmotta, il tasso e la volpe, i dati delle catture saranno disponibili solo dopo il rientro dei Fogli di controllo.