Circa la metà dei 22 bilanci presentati è in attivo; Zugo e Berna prevedono le maggiori eccedenze, Ginevra e Vaud i deficit più elevati
Nelle finanze dei vari Cantoni si registrano grandi differenze in vista del 2026. Sui 22 budget già presentati, circa la metà presentano conti positivi.
Ad oggi, San Gallo, Appenzello Interno, Appenzello Esterno e Grigioni non hanno ancora presentato i loro preventivi. "I Cantoni si trovano in situazioni molto differenti fra loro. Circa il 60% prevede un deficit per l'anno prossimo", ha detto oggi a Keystone-ATS il presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze Ernst Stocker.
Zugo è la realtà che prevede l'eccedenza più consistente per il 2026, pari a 370 milioni di franchi. Segue poi Berna con 365 milioni. Sul fondo della classifica la Romandia fa invece segnare i conti più in rosso, con Ginevra che pronostica un deficit di 410 milioni e Vaud di 331 milioni. In Ticino, come noto, il preventivo parla di un disavanzo di 97,4 milioni di franchi.
"I Cantoni sono confrontati a realtà e condizioni differenti. Le variabili in materia di struttura economica e demografica hanno un'incidenza sulle loro finanze", ha proseguito Stocker.
A Ginevra, per contenere l'aumento delle spese, l'esecutivo propone misure di risparmio per 177,7 milioni. Anche nel Cantone Vaud si cerca di risparmiare e la mannaia potrebbe abbattersi su socialità e sanità, sulle alte scuole e sul personale.
A Zurigo, dove è previsto un deficit di 139 milioni di franchi, è stato annunciato il rinvio di alcuni investimenti giudicati non prioritari. Il preventivo a questa voce ammonta comunque a 1,4 miliardi e per l'intero periodo di pianificazione, fino al 2029, sono previsti investimenti pari a 5,7 miliardi.
In generale, per spiegare le situazioni di deficit, Stocker sottolinea il peso di educazione, socialità e sanità. Ambiti in cui, in diversi luoghi, le uscite sono cresciute più rapidamente delle entrate.
Sul lato delle realtà positive, Berna cerca di ridurre il suo indebitamento di oltre 200 milioni di franchi in quattro anni, nonostante gli elevati bisogni di investimento. Berna, come anche Lucerna, intende poi far approfittare i contribuenti dei risultati positivi, attraverso alleggerimenti fiscali.
"Ogni Cantone è libero di definire i propri parametri fiscali. Negli ultimi anni, le entrate hanno visto un'evoluzione positiva in numerose realtà e questo gioca naturalmente un ruolo importante", ha sottolineato Stocker.
Nel caso di conti solo relativamente positivi - come ad esempio a Neuchâtel (14,6 milioni) e Vallese (0,1 milioni) - i Cantoni possono utilizzare le loro riserve. Quanto accumulato nei periodi positivi viene in questo modo usato per affrontare fasi di rallentamento congiunturale.
Realtà come Basilea Città, nonostante un'eccedenza prevista di soli 3,5 milioni di franchi, non rinunciano a un livello elevato di investimenti. Il Cantone prevede infatti di spendere 545,6 milioni di franchi, ossia 42,7 milioni in più rispetto al 2025. Con questi fondi verranno finanziati, tra le altre cose, l'acquisto di autobus elettrici e tram, nonché la costruzione del nuovo Museo di Storia Naturale e dell'Archivio di Stato.