Lavoro sospeso ad Airolo e Göschenen; Unia denuncia carenza di manodopera e chiede più tempo per la vita privata e indennità eque
Seguendo l'esempio dei muratori, oggi hanno incrociato le braccia anche minatori che stanno scavando la seconda galleria stradale del San Gottardo. Chiedono migliori condizioni di lavoro, mentre sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto nazionale mantello per l'edilizia principale.
Minatori e costruttori della galleria hanno sospeso il lavoro oggi, sia ad Airolo che a Göschenen (UR), ha indicato Unia in una nota, precisando che si sono dati appuntamento per un'assemblea di protesta congiunta nella località ticinese.
La crisi della manodopera è particolarmente marcata nella costruzione di gallerie, dove c'è una dura competizione anche a livello internazionale. Secondo Unia, rispetto ai Paesi vicini, la piazza Svizzera sta perdendo sempre più attrattiva a causa delle condizioni di lavoro offerte nell'edilizia.
Le rivendicazioni dei minatori sono: più tempo da dedicare alla vita privata e indennità eque per il duro lavoro in galleria, sottolinea il sindacato.
"Se il duro lavoro non è più redditizio e la SSIC (Società svizzera degli impresari-costruttori, ndr.) esige che gli edili lavorino di più in cambio di meno soldi, non stupisce che sempre meno minatori e costruttori di gallerie vogliano lavorare in Svizzera. Il tempo stringe: urgono miglioramenti", mette in guardia Chris Kelley, coresponsabile del settore Edilizia del sindacato Unia, citato nella nota.