Decisione attesa oggi sul destino del ministro Martial Courtet e sulla possibile distribuzione dei cinque seggi tra PS, Centro e UDC
I cittadini del Giura (e di Moutier) conosceranno oggi la composizione del loro governo per i prossimi cinque anni. Mai nella storia del Cantone il ballottaggio si è rivelato così incerto.
Gli sguardi saranno puntati ancora una volta sul risultato del ministro Martial Courtet, che si presenta come indipendente dopo l'abbandono forzato del Centro, in seguito a un audit sulla gestione dei dipendenti del suo dipartimento. Vi è poi da capire che colore politico avrà l'esecutivo, con un Parlamento saldamente a destra.
La campagna elettorale si è svolta in un clima teso. Candidati alla rielezione, la ministra socialista Rosalie Beuret Siess e il suo collega del Centro Stéphane Theurillat hanno abbandonato le riserve per dire a che punto una riconferma di Courtet metterebbe, a loro dire, la collegialità in pericolo, rendendo difficile la coesione del governo.
Al primo turno, svoltosi il 19 ottobre, Courtet era arrivato terzo. In seguito ha svolto una campagna sfruttando l'immagine dell'uomo "solo contro tutti".
Da capire, come accennato, quale sarà il colore di questo governo. Su cinque poltrone ministeriali, due sono quasi acquisite: quelle di Rosalie Beuret Siess e Stéphane Theurillat, rispettivamente in testa e secondo al primo turno, con un ampio vantaggio.
In posizione di forza e col sostegno dei Verdi, il PS spera di ottenere tre posti nell'esecutivo. A riuscirci potrebbero essere Raphaël Ciocchi e Valentin Zuber. Il Centro vuole mantenere il secondo seggio con Jean-Paul Lachat. Quanto all'UDC, tenterà di entrare in governo per la prima volta con Fred-Henri Schnegg. Più deboli invece le possibilità di Martin Braichet (PLR) e Damien Chappuis (PCSI).
I risultati sono attesi fra le 16:00 e le 17:00.