Per la sostituzione di Roggero-Will e Item, la ‘Giustizia’ sceglie i due attuali sostituti pg. La parola al Gran Consiglio: nomine a metà dicembre

La commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ ha deciso. Per la sostituzione alla Corte di appello e di revisione penale dei giudici Giovanna Roggero-Will (presidente della Carp) e Rosa Item, di area rispettivamente socialista e Centro, che a fine anno andranno in pensione, la ‘Giustizia e diritti’ propone al plenum del Gran Consiglio l’elezione di Andrea Balerna e Moreno Capella, entrambi oggi sostituti procuratori generali, ai vertici quindi del Ministero pubblico. I suggerimenti commissionali sono stati formalizzati questa mattina con la firma dei rapporti: uno riguardante Balerna e uno concernente Capella. Il primo è in quota Plr, il secondo in quota Centro.
Sei complessivamente i candidati ritenuti idonei da un’altra commissione, quella degli esperti, a ricoprire la carica di giudici d’Appello in seno alla Carp. Oltre ai citati Balerna e Capella, sono Chiara Borelli, Manuela Frequin Taminelli, Daniel Ponti e Matteo Tavian. Borelli è attualmente procuratrice pubblica. Avvocati gli altri tre: Ponti è membro della Commissione per l’esame dei detenuti pericolosi, mentre Frequin Taminelli e Tavian sono oggi anche giudici supplenti alla Carp. Riguardo alle aree politiche di appartenenza, Borelli, Ponti e Tavian sono in quota Plr, Frequin Taminelli in quota Lega.
Le nomine di coloro che subentreranno a Roggero-Will e Item avverranno nella sessione di Gran Consiglio al via il 15 dicembre. E in quell’occasione potrebbero giocarsela, mantenendo la candidatura, anche gli aspiranti giudici che la commissione ‘Giustizia e diritti’ non ha proposto di eleggere. Del resto l’ultima parola spetta al plenum. La strada sarebbe comunque in salita, considerato anche il peso del manuale Cencelli nel vigente sistema di reclutamento dei magistrati.
Tornando alle scelte della ‘Giustizia e diritti’, la grande incognita era in casa liberale radicale: il gruppo parlamentare avrebbe sostenuto Balerna o Borelli, tutti e due magistrati inquirenti di lungo corso? La scelta del Plr per finire è caduta sul primo. Sulla candidatura di Balerma la commissione parlamentare si è però spaccata. Il relativo rapporto non è stato infatti sottoscritto dai socialisti e dalla Lega. Il movimento di via Monte Boglia appoggia Frequin Taminelli. Il Ps stavolta non aveva candidati della propria area.
Perché il Partito socialista non ha sostenuto la proposta di nominare Balerna? «Avevamo chiesto di riflettere seriamente su Borelli, considerando anche aspetti come sensibilità e genere – dice il capogruppo in Gran Consiglio, nonché secondo vicepresidente della ‘Giustizia e diritti’, Ivo Durisch –. Nella sua pluriennale attività al Ministero pubblico, Chiara Borelli si è occupata pure del perseguimento di reati sessuali. Avere nella magistratura giudicante, per giunta nella più alta autorità penale ticinese, un magistrato donna che in passato ha trattato reati anche di quel tipo sarebbe stato, e sarebbe, molto opportuno. Il Plr ha deciso invece di puntare su Balerna». Se eletti dal Gran Consiglio, Balerna e Capella affiancheranno l’altro giudice ordinario della Carp: Angelo Olgiati, eletto al Tribunale di appello nel 2019 in quota Lega. Tre giudici ordinari (tale la composizione della Corte) di sesso maschile. «Noi sosterremo la candidatura di Borelli», riprende Durisch.
«La questione – indica il capogruppo del Plr Matteo Quadranti, anch’egli membro della ‘Giustizia e diritti’ – è stata discussa nel nostro partito. Ad ogni modo nei processi per reati sessuali la Corte di appello e di revisione penale se necessario potrà far capo ai propri giudici supplenti, in base a quanto previsto dal Codice di procedura penale». Il riferimento è all’articolo 335, quello sulla composizione dell’autorità giudicante, il cui quarto capoverso recita: “Se il giudizio concerne reati contro l’integrità sessuale, la vittima può esigere che l’autorità giudicante sia composta di almeno una persona del suo stesso sesso. Dinanzi al giudice unico si può derogare alla presente disposizione se sono coinvolte vittime di entrambi i sessi”. La Carp dispone di otto giudici supplenti, di cui ora la metà di sesso femminile.
In caso di nomina di Capella e Balerna alla Corte di appello e revisione penale, il procuratore generale Andrea Pagani ‘perderebbe’ (in un colpo solo?) i suoi due più stretti collaboratori. E anche la prossima tornata di elezione di magistrati potrebbe toccare la Procura. Il Gran Consiglio sarà infatti chiamato a eleggere – quando non si sa ancora – due giudici ordinari del Tribunale penale cantonale, dopo la destituzione di Siro Quadri (area Centro) e Francesca Verda Chiocchetti (area Plr) per la vicenda nota come ‘caos Tpc’. Ma anche un giudice dei provvedimenti coercitivi dopo il passaggio di Paolo Bordoli (area Ps) al Tpc. I concorsi sono scaduti il 5 novembre. Alla carica di giudice del Tribunale penale cantonale si sarebbe candidata anche Borelli.
Chiamata anche a esercitare l’alta vigilanza sulla giustizia, la commissione parlamentare è tornata nella riunione odierna a discutere dell’affaire Hospita. «Fra una o due settimane – spiega Durisch, in qualità di secondo vicepresidente della ‘Giustizia e diritti’ – comunicheremo a chi nella commissione ‘Gestione’ elaborerà il mandato per la prospettata Commissione parlamentare d’inchiesta i temi di nostra competenza legati a questo dossier e che dovrebbero, secondo noi, essere oggetto del citato mandato: nomine in magistratura, conflitti di interessi e altre questioni».