Ad Ascona, la Fondazione Epper ospita la mostra dedicata all’artista neocastellana, recentemente insignita del premio Meret Oppenheim
È aperta alla Fondazione Epper di Ascona la prima tappa espositiva di ‘Valerie Favre - Confirmer l’invisible - Disegni, note e progetti su carta’, mostra dedicata all’artista neocastellana recentemente insignita del premio Meret Oppenheim. Le tappe successive dell’esposizione avranno luogo dall’8 giugno al 12 luglio e dal 31 agosto al 18 ottobre.
‘Confirmer l’invisible’ è la prima esposizione personale di Valérie Favre in Ticino, sorta di disegno preparatorio di una retrospettiva dedicata all’artista. Classe 1959, Favre vive principalmente a Berlino dove a partire dal 2006 ricopre la cattedra di pittura presso l’Universität der Künste. Quanto esposto alla Fondazione Epper è incentrato sull’opera grafica, i bozzetti e i quaderni di appunti che Favre ha messo a disposizione di Noah Stolz, curatore della mostra, una concessione a suo modo inedita. Dal canto suo, Stolz ha concepito un non abituale dispositivo narrativo articolato in tre movimenti con un duplice scopo (dalle note introduttive alla mostra): “Lasciar affiorare la complessa struttura micelica immanente che caratterizza l’opera di Valérie Favre, dando libero sfogo al proliferare di una serie di figure simboliche e di temi cari all’artista che testimoniano un suo ricorrente interessamento alla sfera dell’inconscio”.
La mostra che apre la stagione riporta in primo piano uno dei grandi temi cari ai coniugi Epper, nel cui percorso s’intrecciano arte e psicanalisi. ‘Confirmer l’invisible’ dà ufficialità all’inizio di un programma di valorizzazione e messa in rete patrimonio della Fondazione, che culminerà con la digitalizzazione degli archivi, con un occhio di riguardo alla vita e all’opera di Mischa Epper Quarles, su cui fare nuova luce (www.fondazioneepper.ch).
Kilchmann
La deuxième Daphné, olio su tela, 2015