Dodicesima edizione della manifestazione dal 3 al 7 settembre
Sedici progetti al centro della dodicesima edizione del Verzasca foto festival in programma, con il suo percorso espositivo diffuso, dal 3 al 7 settembre 2025. Il tema di quest’anno è "Corpi d'Acqua" e le esposizioni, tutte a ingresso gratuito, rimarranno visitabili fino al 5 ottobre.
Il tema scelto per questa edizione affronta l'elemento acqua attraverso diverse prospettive: dalla documentazione dei cambiamenti climatici alla rappresentazione di identità fluide e marginali. "L'acqua diventa sia elemento che metafora di resistenza contro forme strette e contenute di predeterminazione" ha spiegato Alfio Tommasini, direttore artistico del festival. "Con ‘Corpi d'acqua’, Verzasca Foto serpeggia tra pietre e vegetazione, creando un dialogo tra corpi i cui significati sfuggono, galleggiano, scorrono".
L'esposizione principale, allestita a Sonogno, riunisce artisti provenienti da quindici Paesi. Tra i progetti esposti figurano "Lavina" dello svizzero Yann Gross, che documenta la forza delle valanghe alpine, "Drown in my Magic" del nigeriano-austriaco David Ụzochukwu sulla rappresentazione di persone nere nell'acqua come riferimento storico alla tratta atlantica, e "Fathom" della turca Cansu Yıldıran sulla resilienza queer in Turchia. Completano la selezione opere che spaziano dalla ricerca scientifica sul fiume Mekong all'indagine sulla precarietà idrica globale.
Parallelamente, il festival presenta i vincitori dei Verzasca Foto Awards nella Casa comunale di Brione. Il primo premio è stato assegnato a Rhiannon Adam (Regno Unito) per "Rhi-Entry", progetto che documenta la sua ricalibrazione psicologica alla vita normale dopo la cancellazione della missione dearMoon, prima circumnavigazione lunare civile alla quale avrebbe dovuto partecipare. Il secondo posto va a Camilla Marrese e Gabriele Chiapparini per una riflessione sull'identità insulare, mentre Aline Bovard Rudaz ottiene il terzo posto con un'indagine fotografica sulle donne svizzere che dipingevano con il radio i quadranti degli orologi tra gli anni Venti e Sessanta.
Le Residenze Artistiche in Valle Verzasca, programma che offre a fotografi professionisti periodi di ricerca nel territorio, presentano quest'anno i lavori di Mayssa Khoury (Libano) e Sumi Anjuman (Bangladesh), sviluppati in collaborazione con Pro Helvetia Cairo e Pro Helvetia New Delhi. "Le residenze creano occasioni di scambio culturale, arricchendo il dialogo tra comunità locale e visioni internazionali", ha spiegato Greg Tiani, curatore e responsabile delle esposizioni.
Il programma del festival prevede eventi distribuiti lungo cinque giorni. Il 4 settembre si terranno le presentazioni degli artisti e l'inaugurazione delle residenze artistiche. Il 5 settembre verrà inaugurata l'esposizione dei Verzasca Foto Awards, seguita da una cena e concerti di musica popolare mediterranea con Lavinia Mancusi e Denise Di Maria. Il 6 settembre è prevista la conferenza "How do we make Photo Books?" con esperti internazionali del settore editoriale fotografico, mentre la sera si terrà la Notte della Fotografia con cena popolare, proiezioni e il concerto "A Cruda Voz".
Il Verzasca foto festival sarà inoltre nuovamente a Casa Azul a Gordola, dove il 7 settembre si inaugurerà il programma annuale "Strutture in Movimento", curato dall'Associazione +41 con opere di Flavio Araujo, Aniket Godbole e Francesco Tadini.
Informazioni complete su www.verzascafoto.ch.