Una trentina di lavori tra dipinti, disegni e sculture, connessi e ispirati alla natura, fino al 28 dicembre e dal 5 marzo al 12 aprile 2026
Curata da Mara Folini, è aperta al Museo Castello San Materno - Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten di Ascona (Svizzera) ‘Moonflower’, la personale di Pascal Murer (Altdorf, Svizzera, 1966), in collaborazione con Simon Noël Murer, fino al 28 dicembre e dal 5 marzo al 12 aprile 2026. Una trentina le opere esposte, tra sculture, incisioni, frottage e disegni.
Tra gli artisti più significativi del territorio, Murer lavora connesso e ispirato alla natura, rapporto che è frutto di una ricerca che parte dall’infanzia, nell’atelier di scultura del padre, Paul Maurer, e si estende a Brienz, nella locale Scuola professionale di scultura, poi all’Accademia estiva di Salisburgo e a quella delle Belle Arti di Vienna, con Joannis Avramidis e Michelangelo Pistoletto. Al percorso si aggiunge l’attività come tecnico e assistente alla Secessione viennese, da cui la familiarità con tecnica e materiali, e la conoscenza storico-artistica. Dopo soggiorni a Berlino e a New York, nel 2001 si trasferisce a Locarno, dove fonda l’Atelier Vedo Arte insieme all’artista Nino Doborjginidze. Pascal Murer, dal 2002 membro attivo di Visarte Ticino, lavora a tempo pieno come artista nell’ambito della scultura, del disegno, dell’incisione e della pittura. Numerose sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche.
“Ogni sua creazione nasce da un processo di immersione profonda, quasi di autoipnosi, attraverso il quale Murer riesce a oltrepassare la superficie delle cose per restituirne le forze nascoste, le energie sottili, le linfe vitali”, si legge nelle note di presentazione della mostra. Una dimensione che trova contrappunto nella videoinstallazione di Simon Noël Murer, fratello dell’artista e ipnoterapeuta, ‘The Three Faces of Hecate’ (I tre volti di Ecate), parte integrante della mostra, ispirata alla figura della dea greca Ecate.