Aveva aperto i battenti sabato scorso a Parma, con l'inaugurazione a palazzo Tarasconi, la mostra "Dalì: tra arte e mito". È finita nel mirino del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma che hanno eseguito un sequestro di 21 opere ritenute false, attribuite all'artista Salvador Dalì ed esposte nella città emiliana.
"Questa mattina abbiamo dato esecuzione a un decreto di sequestro della procura di Roma, convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale della capitale, nei confronti di un'agenzia di organizzazione mostre per aver allestito un'esposizione, sempre a Roma, tra il gennaio e luglio 2025 su Salvador Dalì presso il Museo della Fanteria che presentava opere i cui caratteri di autenticità non sono chiari" afferma Diego Polio, comandante del Nucleo Carabinieri Tpc di Roma spiegando che "l'intervento di esperti della Fondazione Dalì di Barcellona ha gettato il sospetto su alcune di queste opere".
La "Fundaciòn Gala - Salvador Dalì", ente che gestisce e difende la proprietà intellettuale dell'artista in Spagna e qualsiasi altro paese, ha segnalato elementi critici circa l'autenticità delle opere in questione. Il decreto di sequestro riguarda arazzi, disegni, incisioni, oggettistica. Più di 120 le opere esposte, provenienti da collezioni private per rappresentare un ventennio della poliedrica attività dell'artista catalano, per indagare il suo rapporto con la letteratura, in particolare la Divina Commedia.
Navigare srl, società organizzatrice della mostra si dice "pronta ad offrire piena collaborazione alle forze dell'ordine per la verifica di autenticità delle opere oggetto del sequestro". Una giornata nera per Navigare che è stata anche costretta ad annullare e riprogrammare un'altra rassegna a Milano.
"Navigare srl è spiacente di comunicare che, per motivi indipendenti dalla propria volontà, la mostra fotografica dedicata a Frida Kahlo "Attraverso i miei occhi: Frida Kahlo e la costruzione del mito", non potrà svolgersi nelle date precedentemente annunciate. L'evento sarà posticipato", spiega un comunicato.
"Si tratta di una coincidenza, anche se decisamente negativa - spiega all'ANSA Salvatore Lacagnina, responsabile organizzativo delle mostre di Navigare - stiamo cercando uno spazio alternativo: la mostra si farà".
Quanto invece alla rassegna su Dalì a Palazzo Tarasconi a Parma, "non è chiusa, va avanti come previsto. Sono state sequestrate 21 opere su un totale di 120, ma le altre rimangono esposte. Noi non siamo minimamente chiamati in causa, e anzi ci faremo valere nelle sedi competenti. Da quanto abbiamo capito il problema nasce da un collezionista privato che era già attenzionato, ma noi non lo sapevamo ovviamente. Ci stiamo tutelando contro il prestatore".
Regione Emilia-Romagna e Comune di Parma hanno fatto sapere di non aver concesso contributi agli organizzatori. "siamo pronti a ritirare il patrocinio non oneroso concesso se i controlli dovessero confermare i falsi" spiega Gessica Allegni assessora alla cultura della regione Emilia Romagna. Laura Cavandoli, deputata della Lega, si tratta però di un fatto "che mette in discussione i patrocini concessi forse con troppa leggerezza da Regione, Provincia e Comune".