Arte

Losanna dedica un'ampia retrospettiva all'artista Félix Vallotton

22 ottobre 2025
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Nel centesimo anniversario della scomparsa di Félix Vallotton, Losanna, sua città natale, gli dedica la più ampia retrospettiva mai consacratagli al Museo cantonale di belle arti di Losanna (MCBA). Da venerdì e fino al 15 febbraio 2026 vi saranno esposte 250 opere.

L'esposizione "Vallotton Forever", che si tiene nel quartiere delle arti Plateforme 10, nei pressi della stazione del capoluogo, ripercorre il percorso di un creatore dalle multiple sfaccettature: pittore, incisore e illustratore. Provenienti da collezioni svizzere ed europee, le opere consentono di riscoprire un artista fondamentale della modernità.

Il percorso, sia cronologico che tematico, ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera: i suoi esordi al Salon officiel, il riconoscimento a Parigi come maestro dell'incisione su legno, i suoi disegni impegnati pubblicati sulla stampa, fino ai suoi dipinti di interni diventati emblematici.

I nudi di Vallotton

Quando si pensa all'opera di Vallotton (1865-1925), vengono subito in mente le sue rappresentazioni pittoriche di donne e, in questo contesto, i suoi famosi nudi. In primo luogo il dipinto "La Blanche et la Noire" (1913), nel quale trasferisce i non meno famosi capolavori di Ingres e Manet in una nuova era illuminista: la schiava o serva di colore diventa, nella versione di Vallotton, l'amante della donna bianca distesa nuda sul letto.

Questo prestito proveniente dalla collezione del Kunst Museum di Winterthur (ZH) è uno dei 250 fra dipinti, disegni e incisioni esposti al MCBA di Losanna, nella più grande retrospettiva finora dedicata all'artista, indica il museo in una nota odierna.

Oltre ai suoi nudi, si potranno ammirare ritratti, paesaggi e disegni d'interni, nature morte nonché dipinti storici, generi tradizionali, che Vallotton ha però sviluppato e consolidato secondo il proprio stile.

Tecnico brillante

In questo contesto Vallotton si distingue soprattutto come brillante tecnico e meno come avanguardista. Sebbene dal 1893 facesse parte del ribelle gruppo postimpressionista dei Nabis, si concentrò sempre più sul dialogo artistico con i maestri del passato e, di conseguenza, con la pittura simbolista e realista. Dal 1905 fino alla sua morte lavorò distanziandosi da ogni tendenza modernista.

Oltre alla retrospettiva "Vallotton Forever", il MCBA offre uno sguardo approfondito sul metodo di lavoro dell'artista in una mostra parallela intitolata "Vallotton. L’ingénieux laboratoire" (Vallotton. L'ingegnoso laboratorio). Altri musei svizzeri, come il Kunst Museum di Winterthur o il Musée Jenisch di Vevey (VD), hanno già colto l'occasione del centenario della morte dell'artista per rendergli omaggio.