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La danza, un pavone che apre le sue ali

Riflessioni a margine della Biennale Danza, incanto di creazione

Tywla Tharp Dance
(Andrea Avezzù / Biennale)
9 agosto 2025
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Il 19esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea, svoltosi dal 17 luglio al 2 agosto e diretto da Wayne McGregor, è stata una manifestazione capace di opporsi alla violenta stupidità del Governo italiano che pensa a un balletto nazionale sopprimendo le molte realtà che la danza, arte antica e sublime offre. La Biennale ha risposto come un pavone che apre le sue ali per mostrare la bellezza dei suoi colori. ‘Myth Makers’ era il titolo, e abbiamo avuto la possibilità di scoprire nello splendido teatro Malibran la classe di Twyla Tharp e la sua profonda idea della danza, un incanto di creazione, un uso dei corpi come matite stellari. E abbiamo scoperto il lavoro di Sasha Waltz che nulla ha da invidiare a quelli dello stesso Wayne McGregor e di Virginie Brunelle, prodotta a Lugano per incantare il grande Teatro alle Tese nell’immensa leggenda dell’Arsenale di Venezia dove ancora aleggiano le urla dei marinai e degli arsenalotti.

Non solo Schiaccianoci

Nel complesso, questa edizione ha cercato di dare una nuova identità alla danza moderna, come dicevamo, in un momento critico per la danza tradizionale che si trascina su pochi titoli sventolati per poche occasioni, soprattutto il povero ‘Schiaccianoci’ durante le feste natalizie come si fa con i panettoni. La Biennale sviluppa così il suo cammino di ricerca che quest’anno ha trovato nuova linfa nel teatro guidato da Willem Dafoe, e molto ci aspettiamo da Caterina Barbieri che dall’11 al 25 ottobre prossimi dirigerà la sezione della musica contemporanea.

È complesso il cammino percorso da questa istituzione che trova il suo più alto riconoscimento nella Biennale Arte e nel Cinema, ma è in queste altre arti – il teatro, la musica e la danza – dove più si sperimenta, ed è incredibile come nella memoria si imprimano le immagini di quei corpi danzanti, della libertà del rigore della loro rappresentazione, mai dimentica di quella che non è tradizione ma storia e l’atto del porteur, l’arabesque, il gioco del ballon, tutto viene tradotto in nuova ispirazione capace di violenza e tenerezze inedite. Ricordiamo che il coreografo britannico Wayne McGregor ha qui presentato ‘On the Other Earth’, un’esperienza immersiva e ipertecnologica che unisce ballerini 3D e spettatori con la sua performance post-cinematografica, una creazione che verrà presentata anche al Venice Immersive ‘The Best of’, la sezione sulla realtà aumentata della Mostra del cinema, al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2025.