Il 7 agosto, Georges Schoucair e Myriam Sassine ritireranno il premio che porta il nome del Presidentissimo
Guidata da Georges Schoucair e Myriam Sassine, la casa di produzione indipendente di Beirut Abbout Productions riceverà il Raimondo Rezzonico Award la sera di giovedì 7 agosto, durante la 78esima edizione del Locarno Film Festival. Per l’occasione, verranno presentati due dei film di maggior successo di ‘Abbout’: ‘Costa Brava, Lebanon’, di Mounia Akl, e ‘Memory Box’, di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige.
Negli ultimi anni Georges Schoucair, Ceo di Abbout Productions dal 2004, e Myriam Sassine, lead producer dal 2010, hanno fatto nascere e accompagnato sul mercato della distribuzione internazionale moltissimi lungometraggi arabi e libanesi, costruendo e sostenendo una solida rete di artisti e cineasti libanesi e arabi che in condizioni lavorative spesso tra il difficile e il drammatico. Schoucair e Sassine si battono per il cinema indipendente anche in altri contesti: il primo ha avuto un ruolo decisivo nell'apertura e riapertura del cinema Metropolis di Beirut; Sassine ha co-fondato il Maskoon Fantastic Film Festival, unico festival nel mondo arabo a essere interamente dedicato al cinema di genere. Dal 2021, la stessa Sassine gestisce anche Aflamuna Connection, piattaforma di coproduzione libanese per cineasti arabi. Schoucair ha inoltre supportato Jean-Luc Godard nella realizzazione di ‘Le Livre d’image’ (2018). Insieme a Sassine ha coprodotto diversi film premiati per la Schortcut Films.
Venerdì 8 agosto, Forum @Spazio Cinema, i due produttori prenderanno parte a una conversazione aperta al pubblico moderata dal giornalista e scrittore svizzero Philippe Mottaz, organizzata in collaborazione con ICT4Peace, una fondazione internazionale dedicata all’elaborazione di politiche volte alla salvaguardia e alla tutela della vita e della dignità umana attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Giona A. Nazzaro, Direttore Artistico del Locarno Film Festival: “Abbout Productions ha contribuito a dare vita a un'immagine lontana dagli stereotipi delle narrazioni ufficiali di un paese lacerato da conflitti e da instabilità politica. I film prodotti sono il segno di una società vitale, viva, che guarda con fiducia al futuro. Abbout ha saputo raccontare un paese giovane, in grado di fare i conti con la storia e contemporaneamente capace di concepire un’identità libanese stratificata e multiforme. Attraverso i film prodotti, lanciando moltissimi nuovi talenti – davanti e dietro la macchina da presa –, Abbout ha contribuito a conferire un volto nuovo al Libano e a valorizzarne le potenzialità, offrendone un'immagine complessa, lontana dalle banalizzazioni della violenza della guerra, e lavorando instancabilmente al servizio di un dialogo fertile e generoso”.