Dedicato alla famiglia, al teatro e al cinema. Con alcuni momenti di bel cinema alternati a pause di scomposta chiarezza
Da Cannes eravamo riusciti a scrivere solo queste lapidarie frasi: “Dedicato alla famiglia, al teatro e al cinema è ‘Affeksjonsverdi’ (Valore sentimentale), un film che Joachim Trier fatica a tenere insieme, col risultato di alcuni momenti di bel cinema alternati a pause di scomposta chiarezza. Un bel cast è valorizzato dalla presenza di una bravissima Renate Reinsve”. Al film che poi avrebbe vinto il Gran Premio della Giuria non avevamo potuto dedicare maggior spazio, succede in un festival come Cannes dove sei condizionato dai tanti film e dallo spazio per scrivere. Per cui la presenza del film di Trier a Locarno in Piazza Grande ci offre la possibilità di allargare il nostro discorso. Innanzitutto questo ‘Affeksjonsverdi’ è un passo indietro come originalità e stile rispetto al precedente ‘The Worst Person in the World’. Viene da pensare che quest’opera che parla di un regista, del suo rapporto con la sceneggiatura e con l’attrice protagonista, sia per Trier una “terapia attraverso il cinema”, ma il fatto che il film non diventi quello che il protagonista sta preparando, ma resti il film di Trier, ci rassicura. Non è neppure un film che resta al fatto del rapporto tra un padre regista e la figlia attrice, la sceneggiatura ci offre altre chiavi di lettura. Scrivevamo della “bravissima Renate Reinsve”, rivedendo il film e la sua recitazione e ripensando che l’attrice era stata premiata a Cannes proprio per ‘The Worst Person in the World’, abbiamo ritrovato in lei un fascino e una tensione recitativa che mancava al cinema dal tempo del rapporto tra Diane Keaton e Woody Allen. È lei il film. La rivediamo ora nel ruolo di Nora, una grande attrice teatrale, che dopo la morte della madre e la comparsa del padre che aveva abbandonato bambine lei e la sorella Agnes, soffre di una forte crisi nervosa. Nora deve recitare la prima di uno spettacolo in cui è protagonista, la musica parte e lei torna nel camerino tra lo sconforto generale, strappa il costume e implora un collega attore di darle delle droghe o di schiaffeggiarla. Poi improvvisamente entra in scena... Un film da non perdere.