laR+ Fuori dal film

La città dei grandi ma

Francis Ford Coppola, che si è venduto centoquaranta milioni di dollari di vigne per produrre ciò che tutti gli avevano sconsigliato di girare

L’Altra Sala Experience
(LFF)
13 agosto 2025
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Pensare in grande. Ecco che cosa suggeriva Federico Fellini, ed ecco che cosa si inizia a odorare nell’aria di quest’anno. Bisogna pur dirlo. La sensazione è buona, in crescita. Le sale sono prese d’assalto, le strade sono piene di mani che battono la gamba, occhi al cielo, sold out pronunciati con la soavità di un gatto sotto i ferri. I bar di Locarno lavorano a ritmi decisi, ai loro tavoli non si contano i consigli accorati, non perderlo, davvero bello, lo rifanno all’Altra sala. Sì, lo so, è l’unica senza aria condizionata, ma ne vale la pena. È forse questa la ragione per cui la borsa ufficiale è più capiente del solito, per contenere un ricambio intimo, un maglione di lana per contrastare gli inverni artificiali, il ventaglio per i momenti in cui vorresti essere in balia di un mulinello della Verzasca.

Le maschere della piazza temono per la propria incolumità, ripetono che loro non c’entrano, non sanno quanti biglietti sono stati venduti, non hanno colpa, si limitano a distribuire il giornale, ricordano di votare per il premio più sudato del mondo. Solo pochi sono quelli che lasciano le proiezioni. L’altro ieri mi sono detto esco per quattordicesimo, convinto che ‘Anno uno’ di Roberto Rossellini facesse da crash-test per le crisi abbandoniche. Invece, al minuto quarantacinque, in quattro avevano osato affrontare lo choc termico, dai venti ai trenta gradi, caracollando dal Rialto verso il centro. Dopo aver accettato che avrei dovuto tradire la mia stessa parola, il film aveva il respiro di una zanzara in punto di morte, ho dovuto controllare l’età del regista, che sicuramente doveva corrispondere a quella di Francis Ford Coppola, ottanta suonati, quando ha deciso che era arrivato il momento di dare una lezione ai propri figli. Si è venduto centoquaranta milioni di dollari di vigne per produrre ciò che tutti gli avevano sconsigliato di girare: ‘Megalopolis’. Francis come Federico, un altro che sa pensare in grande. Tuttavia forse avrebbe dovuto ascoltare tutti i suoi consigli, soprattutto quando diceva che i produttori passano, falliscono, rinascono: i capolavori restano.

Le due ore al Palacinema sono valse un mal di gola feroce, premio per chi si ostina a guardare fuori dalla finestra il tempo che fa, invece di sviluppare il pensiero Dubai, città in cui l’aria condizionata è spruzzata a cielo aperto. Rannicchiato stile cane che vuole andare di là, ho cercato di decidere se Coppola ha cantato come un cigno oppure se la sua è stata la steccata più Masoch della storia del cinema. Roba che Tim Burton ci farà il seguito di ‘Ed Wood’. L’importante è non stare mai dalla parte dei matti, diceva John Voight nel film, ma anche su questo non sono per nulla sicuro.