Aveva 97 anni. Laureato ad Harvard, era noto per le sue canzoni satiriche che colpivano tutti, la vita di coppia, l'inquinamento e... i piccioni
Il matematico americano Tom Lehrer, comico e pianista, è morto domenica scorsa all'età di 97 anni. Le sue canzoni satiriche lo hanno reso uno dei musicisti più amati d'America. Il cantautore è morto sabato nella sua casa di Cambridge, vicino a Boston, Massachusetts (nord-est). I pezzi sarcastici di Lehrer, accompagnati da una straordinaria padronanza del pianoforte che rifletteva il suo amore per le melodie orecchiabili dei musical di Broadway, incantarono il pubblico negli anni 50 e 60.
Bambino prodigio, Tom Lehrer si laureò ad Harvard all'età di 19 anni e insegnò matematica al prestigioso Massachusetts Institute of Technology (Mit). Anticipando i suoi tempi su temi quali l'inquinamento e la proliferazione nucleare, divenne noto per l'umorismo caustico e le rime bizzarre.
Lehrer era anche maliziosamente divertente su argomenti come l'omicidio, i conflitti coniugali, la chimica e noto per la sua avversione per i piccioni. ‘Poisoning Pigeons in the Park’, una delle sue canzoni simbolo, descrive una coppia che si gode un passatempo primaverile: sparare ai piccioni con la stricnina, “basta un pizzico!”. Ma non smise mai di impegnarsi nell'attivismo, con canzoni come ‘Who's Next’ sulle armi nucleari e ‘Pollution’, che ammoniva: “Puoi usare l'ultimo dentifricio, poi sciacquarti la bocca con rifiuti industriali”.
Nato il 9 aprile 1928 da una famiglia ebrea laica, Tom Lehrer crebbe nell'Upper East Side di Manhattan, a New York. Entrò ad Harvard all'età di 15 anni, laureandosi tre anni dopo in matematica con lode. Insegnò matematica al Mit, ad Harvard, al Wellesley College e all'Università della California, a Santa Cruz.