Ha riportato in auge su internet la tradizione del grande songbook americano. Questa sera ad Ascona apre la stagione del Jazz Cat Club
Il Jazz Cat Club di Ascona inaugura la sua 18esima stagione al Teatro del Gatto (stasera alle 20.30, biglietti alla cassa o su www.jazzcatclub.ch) con un concerto che celebra la grazia e la freschezza del jazz vocale. Protagonista la giovane cantante americana Stella Cole, astro nascente della scena internazionale, che con la sua voce raffinata e il suo stile senza tempo ha conquistato milioni di ascoltatori nel mondo.
A soli venticinque anni, Stella Cole ha riportato in auge la tradizione del grande songbook americano grazie a un mezzo che i suoi miti non avrebbero mai potuto immaginare: internet. Le sue interpretazioni di classici resi immortali da Judy Garland, Nat ‘King’ Cole, Frank Sinatra o Rosemarie Clooney sono diventate virali sui social, dove il pubblico l’ha scoperta per la purezza della voce e la naturalezza con cui restituisce un repertorio d’altri tempi. In un’epoca di algoritmi e velocità, Stella riesce a far brillare nuovamente la lentezza elegante del jazz, dimostrando che le canzoni del passato possono trovare nuova vita sui canali digitali.
Nata nel 1999 in una piccola città dell’Illinois, Stella è arrivata per un caso del destino al suo repertorio. «Sono cresciuta con i vecchi film musicali», ricorda. «Quando avevo due anni, i miei genitori mi misero davanti alla tv con la videocassetta de ‘Il Mago di Oz’. Lo adorai così tanto che chiesi di guardarlo ogni singolo giorno per più di un anno. Oggi ancora sono ossessionata da quel film: grazie a lui ho iniziato a cantare prima ancora di parlare».
A partire da ‘Il Mago di Oz’, assorbe gradualmente l’intero canone dei musical hollywoodiani: ‘Cantando sotto la pioggia’, ‘Mary Poppins’, ‘Tutti insieme appassionatamente’ e molti altri. «Quelli sono i miei film preferiti di sempre», spiega. «Sono cresciuta con quella musica. Credo che i miei genitori, senza volerlo, mi abbiano fatta crescere in una sorta di bolla, forse per proteggermi, non so. Guardavamo solo quei film, ascoltavamo le colonne sonore e, ogni tanto, un po’ di James Taylor e Norah Jones. Non avevamo la tv via cavo né altro. Era tutto lì. A lungo ho pensato che tutti ascoltassero queste cose e mi accorsi del contrario solo al liceo».
Dopo la laurea in teatro e relazioni internazionali alla Northwestern University, la carriera di Stella decolla durante la pandemia del 2020, quando inizia a pubblicare video su YouTube e TikTok. La sua voce conquista rapidamente il web: i video ottengono centinaia di migliaia di visualizzazioni e la popolarità esplode quando James Taylor condivide la sua versione di ‘Moon River’. Con la fine del lockdown, si trasferisce a New York e si esibisce in locali storici come il Birdland e il Café Carlyle, fino ad approdare alla Carnegie Hall e al Madison Square Garden. Nel 2023 parte in tour con la Postmodern Jukebox, toccando Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Le sue reinterpretazioni di ‘Uptown Gir’”di Billy Joel e ‘Flowers’ di Miley Cyrus superano complessivamente i dieci milioni di visualizzazioni.
L’incontro che segna una svolta è quello con Matt Pierson. Fin dal primo colloquio, il produttore di Brad Mehldau, Joshua Redman e Pat Metheny rimane colpito dalla giovane cantante. Il suo talento, racconta in un’intervista, era evidente già in video. Inizialmente però prevale un certo scetticismo: possibile che una ventitreenne possa mostrare una tale maturità e comprendere con tanta profondità i classici del Great American Songbook? Solo conoscendola di persona, Pierson capisce che quella voce e quella sensibilità sono “assolutamente autentiche”. Insieme, i due realizzano tre progetti discografici: ‘Stella Cole’, l’Ep di canzoni natalizie ‘Snow!’ e il nuovo ‘It’s Magic’, pubblicato da Decca e registrato con l’arrangiatore due volte premio Grammy Alan Broadbent. L’album, in uscita in queste settimane, raccoglie brani d’amore d’epoca – da ‘As Time Goes By’ a ‘It’s Magic’ di Doris Day – accanto a gemme meno note come ‘Stairway to the Stars’ o ‘Fools Rush In’.
«Quando ero più giovane – confessa Stella – vedevo il canto e la recitazione come carriere un po’ autoreferenziali. Durante il lockdown, però, migliaia di persone mi hanno scritto messaggi del tipo: “Non sai quanto mi hai aiutato”, o “La tua musica è l’unica cosa che mi tira su in questo momento”. Rimasi sbalordita. Non immaginavo che la musica avesse un tale potere, che addirittura potesse essere un balsamo per lo stress e l’ansia della gente. A pensarci bene, queste canzoni avevano già aiutato la gente a superare la Grande Depressione e la Seconda guerra mondiale. E forse questa è la soddisfazione più grande di tutte: vedere come la musica possa davvero aiutare le persone», conclude Stella.
Accompagnata da Fraser Urquhart al piano, Luca Fattorini al basso ed Hank Allen- Barfield alla batteria, stasera sarà la sua voce luminosa a inaugurare la nuova stagione del Jazz Cat Club, confermando che, anche nell’era digitale, la vera magia resta sempre quella del sentimento e della musica dal vivo.