Per il 60° anniversario, un'opera unica con 60.000 perline e paillettes.
In occasione della sua 60esima edizione, il Montreux Jazz Festival si presenta con un manifesto di alta moda, unico nel suo genere, realizzato dallo stilista vallesano Kevin Germanier. Conosciuto per aver vestito celebrità come Beyoncé, Lady Gaga e Björk, Germanier ha creato una "prodezza tecnica" che segna la storia del festival.
Il manifesto, caratterizzato da un "caos organizzato" di colori sgargianti su uno sfondo nero, è composto da ben 60.000 perline e paillettes. Questa creazione rappresenta il primo manifesto ricamato nella storia del festival, che si terrà dal 3 al 18 luglio 2026.
Germanier, intervistato da Keystone-ATS, ha descritto il manifesto come un'opera ricca di dettagli, paragonandola a un gioco di scoperta visiva. "Ogni volta che lo guardi, c'è qualcosa che salta all'occhio", ha dichiarato il designer.
Il manifesto, di un metro per settanta centimetri, è stato concepito come un capo di alta moda, riflettendo l'universo creativo di Germanier. La Maison Germanier è rinomata per l'upcycling, l'arte di riciclare materiali, che in questo caso include vetro, legno, plastica e lana, cuciti su una tela di velluto ricavata da vecchie tende. Alcune perle provengono da collezioni precedenti dello stilista.
La realizzazione del manifesto ha rappresentato una sfida tecnica. "Il velluto è il materiale peggiore", ha scherzato Germanier, riferendosi alla difficoltà di ricamare su di esso. Quattro paia di mani hanno lavorato simultaneamente per due settimane per completare l'opera.
In totale, sei persone hanno contribuito alla creazione del disegno di Germanier, noto anche per i suoi costumi per le Olimpiadi di Parigi 2024 e l'Eurovision Song Contest di Basilea. Il manifesto riprende i motivi e i colori di quello del 1982, realizzato da Jean Tinguely, autore anche del logo del Montreux Jazz Festival.
L'opera originale sarà esposta al Museo cantonale di design e arti contemporanee applicate (mudac) di Losanna dall'11 novembre al 22 marzo 2026, nell'ambito dell'esposizione "Les Monstrueuses", che offre carta bianca all'artista. Successivamente, sarà visibile a Montreux durante il festival.