Scienze

Nobel per la Medicina a tre immunologi per la tolleranza immunitaria periferica

Riconoscimento a Mary Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per l'identificazione delle cellule T regolatrici, cruciali per le malattie autoimmuni

(Keystone)

Il Premio Nobel per la Medicina va quest'anno a Mary Brunkow, Fred Ramsdell (entrambi degli Stati Uniti) e Shimon Sakaguchi (Giappone) per "le loro scoperte relative alla tolleranza immunitaria periferica", meccanismo all'origine di malattie autoimmuni.

L'annuncio è stato dato oggi a Stoccolma dal Segretario Generale dell'Assemblea Nobel, Thomas Perlmann.

Il loro contributo maggiore è stato identificare le cellule T regolatrici, che agiscono come sentinelle tenendo a bada le cellule immunitarie, impedendo loro di aggredire l'organismo al quale appartengono. "Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario", ha detto il presidente del Comitato Nobel, Olle Kämpe. La scoperta, ha aggiunto, permette di comprendere "perché non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni".

Mary E. Brunkow, nata nel 1961, ha in curriculum un dottorato di ricerca alla Princeton University, ed è oggi Senior Program Manager all'Institute for Systems Biology di Seattle. Fred Ramsdell, classe 1960, ha un dottorato di ricerca all'università della California di Los Angeles, ed è Scientific Advisor della società biotech Sonoma Biotherapeutics di San Francisco.

Il più anziano del trio è Shimon Sakaguchi. Nato nel 1951 in Giappone, ha conseguito laurea in Medicina e il dottorato di ricerca all'università di Kyoto ed è professore emerito all'Immunology Frontier Research Center dell'università di Osaka.

Quello andato al trio di immunologi è il 116° Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina assegnato dal 1901.