Spettacoli

Cinquanta sfumature di musica. Presentata la stagione del Lac

La prima stagione interamente concepita dal centro culturale luganese punta sulla diversità

Avishai Cohen
(Andreas Terlaak)
8 aprile 2025
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E adesso è davvero “Stagione Musica”: quella presentata oggi in conferenza stampa è infatti la prima programmazione musicale interamente concepita e organizzata dal Lac e dal suo direttore artistico per il settore musica Andrea Amarante. L’integrazione di Lugano Musica, fino all’anno scorso ente esterno, all’interno del centro culturale si è quindi conclusa, rendendo il Lac sempre meno “contenitore” e sempre più “produttore” (parole del presidente, nonché vicesindaco di Lugano, Roberto Badaracco).

Cosa significa questo cambiamento? A livello organizzativo, «la grande responsabilità» di trovarsi davanti «un foglio di carta bianco e di dover decidere chi, quando e come» (parole di Andrea Amarante). A livello di programma, se l’integrazione con il resto dell’offerta del centro culturale era già buona con Lugano Musica sotto la direzione artistica di Etienne Reymond, a colpire è adesso soprattutto la varietà delle proposte. «Esistono tanti pubblici diversi, a Lugano, e un centro culturale deve avere un'offerta per questi pubblici che deve essere la più eterogenea possibile». Il che significa proseguire con la tradizione sinfonica – iniziata prima ancora della nascita del Lac con i concerti primaverili di Lugano Festival – e cameristica, affiancando «una programmazione musicale porosa, che accolga tutti coloro che vedono nel Lac un edificio in cui non si fa soltanto musica per chi ama la sinfonica, ma per tutti».

Amarante ha concluso la sua presentazione invitando il pubblico a prestare attenzione ai dettagli della stagione – «è da quelli che si vede la cura che ho dedicato a questo progetto» – e a dargli fiducia «e vedrete che sicuramente sarà un'esperienza che non dimenticherete facilmente».

Dittico lirico e trilogia tra jazz e sinfonica

A sottolineare la collaborazione tra i due direttori artistici del Lac (Andrea Amarante per la musica, Carmelo Rifici per le arti performative), la stagione 2025-26 si aprirà dal 15 al 21 settembre con un dittico lirico che unisce ‘La voix humaine’ di Francis Poulenc e ‘Cavalleria rusticana’ di Pietro Mascagni, nella lettura registica di Emma Dante e nell'interpretazione musicale del maestro Francesco Cilluffo alla guida dell'Orchestra della Svizzera italiana. Due opere che fuoriescono dal repertorio operistico più famoso, ma – parole di Rifici – «abbiamo visto che il pubblico di Lugano reagisce bene a questi titoli e questo ci spinge a creare un repertorio non banale». A unire le due opere il tema forte della follia d’amore sul quale lavorerà Emma Dante, pluripremiata regista italiana.

Ma il manifesto della stagione musicale del Lac, e di Andrea Amarante, arriverà a ottobre con un triplice appuntamento tra jazz e musica sinfonica. Il 17 ottobre la Göteborgs Symfoniker, diretta da Neeme Järvi, darà il via alla stagione sinfonica con un programma che include opere di Stenhammar, Saint-Saëns, Sibelius e Alfvén. Il giorno successivo, la stessa orchestra si esibirà con il trio di Avishai Cohen, contrabbassista e compositore che ha creato un linguaggio unico che unisce il jazz a influenze della musica mediorientale, della tradizione ebraica e della musica classica. «La follia è mettere insieme un'orchestra sinfonica di cento elementi con un trio jazz» ha commentato Amarante. «Ma il jazz non è nato ieri: è un linguaggio che deriva dalla diaspora africana, che ha sviluppato un rigore musicale molto serio, molto importante, e quindi è a tutti gli effetti sullo stesso livello della musica sinfonica e della musica classica».

La trilogia si concluderà il 19 ottobre con l'esibizione del solo Avishai Cohen Trio. Questa struttura a tre concerti rappresenta, secondo Amarante, «un'apertura che non impone una direzione, ma lascia aperte tutte le possibilità».

Mehta, Mozart, Rodari, Kurtág

A voler individuare un momento rappresentativo della stagione, a febbraio troviamo due settimane che ben sintetizzano la visione di Amarante. Il 7 febbraio il novantenne Zubin Mehta debutterà sul palco del Lac alla guida dell'Orchestra del Maggio musicale fiorentino con un programma interamente dedicato a Mozart. «Ho chiesto al maestro cosa volesse dirigere e lui mi ha risposto: “Vengo senza solista, farò le ultime tre sinfonie di Mozart”. Cosa gli si può dire?» ha raccontato Amarante. La settimana dopo, il 13 febbraio, si va verso linguaggi contemporanei con ‘Rodari Connection’, uno spettacolo ispirato alle ‘Favole al telefono’ di Gianni Rodari, con Valentina Fin ed Effe Effe (Federica Furlani) che unisce musica dal vivo, elettronica e visuali. Infine, il 19 febbraio, si celebrerà il centenario della nascita di György Kurtág, uno dei più grandi compositori del Novecento. Dénes Várjon e Izabella Simon eseguiranno a quattro mani le trascrizioni di Bach curate dallo stesso Kurtág, oltre a brani di Debussy e Bartók.

Tra i cinquanta appuntamenti in programma, si segnala anche la prima volta a Lugano della Tokyo Philharmonic Orchestra, diretta da Myung-Whun Chung (10 novembre 2025), con il violino solista Maxim Vengerov nel Concerto di Čajkovskij e ‘La Sagra della Primavera’ di Stravinskij. Un ritorno gradito sarà quello di Sir András Schiff con l'Orchestra of the Age of Enlightenment (23 novembre) per una rilettura delle sinfonie di Haydn, mentre Philippe Herreweghe guiderà l'Orchestre des Champs-Élysées e il Collegium Vocale Gent (19 marzo) in un programma che accosta la monumentale ‘Eroica’ di Beethoven al ‘Requiem’ di Cherubini. Diego Fasolis dirigerà I Barocchisti e il Coro della Rsi (21 febbraio) nell'oratorio ‘La creazione del mondo’ di Haydn, in occasione dei trent’anni dei Barocchisti e i 90 del Coro.

Il 10 e 11 dicembre l'Orchestra della Svizzera italiana, diretta da Anthony Gabriele, eseguirà dal vivo la colonna sonora di ‘Psycho’ di Alfred Hitchcock, accompagnando la proiezione del film. «Psycho è un film geniale, pieno di sorprese, pieno di messaggi segreti» ha spiegato Amarante, «nessuno sa, per esempio, che il film cita la Terza di Beethoven». Negli stessi giorni, il duo berlinese Gebrüder Teichmann proporrà un DJ-set dal vivo per accompagnare la proiezione di ‘Berlino – Sinfonia di una grande città’, film muto di Walter Ruttmann del 1927, mixando musiche d'epoca e contemporanee.

La stagione dedica ampio spazio al jazz e alla world music, con la collaborazione con Jazz in Bess. Tra i protagonisti, il sassofonista Oded Tzur, il quartetto Arcanum guidato da Arve Henriksen, il Tord Gustavsen Trio e l'Éténèsh Wassié Trio. Il 17 gennaio il Lac ospiterà il tributo a Nina Simone con Ledisi e la Metropole Orkest, mentre a febbraio la “regina del fado” Mariza porterà a Lugano la sua voce che incarna la saudade portoghese. «Il fado è patrimonio Unesco, non ha niente da invidiare al lied della tradizione tedesca» ha affermato con convinzione Amarante.

Appuntamento inedito, e ancora in divenire, il 15 maggio con ‘La radio vuota’, un lavoro multimediale di Andrea Molino commissionato dal Lac in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana e la Rsi. Il titolo rimanda «all'edificio della radio, all'Auditorio di Besso che sarà già chiuso perché inizieranno i lavori di ristrutturazione» ha spiegato Amarante. «Si vuole dare un omaggio a un luogo che ha significato tantissimo per la città».

Infine, il 15 giugno, la Chineke! Orchestra, primo ensemble sinfonico europeo composto principalmente da musicisti afrodiscendenti, chiuderà la stagione con un programma dedicato alla tradizione sinfonica afroamericana, tra cui abbiamo la quarta sinfonia di Florence Price. «È una compositrice molto interessante: dopo l'esecuzione della sua prima sinfonia, è andata nel dimenticatoio e tutte le sue partiture erano state perse. Nel 2009, in una soffitta è stato trovato un baule con tutti i suoi manoscritti».

Doppio abbonamento e concerti alle 20

Per questa stagione variegata sono stati pensati due abbonamenti. Quello precedente, rinominato ‘Classic’, vale per dieci concerti con posto fisso, mentre il nuovo ‘Playlist’ è impostato sulla flessibilità, permettendo di scegliere almeno cinque concerti.

Il programma completo della stagione musicale – quello delle arti performative sarà presentato nelle prossime settimane – è sul sito www.laclugano.ch. Da notare che l’orario di inizio dei concerti è stato anticipato alle 20.