Aveva 91 anni, è morta nella sua casa di Roma. È stata interprete per Monicelli, Antonioni, Leone, Risi
L’attrice Lea Massari, interprete per grandi registi come Mario Monicelli, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni e Dino Risi ed elegante e aristocratica protagonista degli sceneggiati in bianco e nero della Rai, è morta all’età di 91 anni nella sua casa a Roma. La notizia della scomparsa, avvenuta lunedì 23 giugno, è stata diffusa oggi dal Messaggero a funerali avvenuti, in forma strettamente privata, nella cattedrale di Sutri (Viterbo), cui ha fatto seguito la sepoltura nel cimitero comunale, dove la famiglia possiede una cappella. Da più di trent’anni l’attrice si era ritirata dalle scene e dalla vita pubblica.
Massari ha ottenuto nel corso della sua carriera trentennale il gradimento di un vasto pubblico, in Italia ma anche all’estero, in particolare in Francia dove ha recitato accanto a Jean Paul Belmondo, Yves Montand, Jean Louis Trintignant e Michel Piccoli. Ha vinto un David di Donatello come migliore attrice per le sue interpretazioni in ‘Una vita difficile’ di Dino Risi e in ‘I sogni muoiono all’alba’, entrambi apparsi nel 1961, e due volte il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista per ‘La prima notte di quiete’ (1972) e ‘Cristo si è fermato a Eboli’ (1978).
Nata all’anagrafe come Anna Maria Massatani a Roma il 30 giugno 1933, durante l’adolescenza seguì il padre ingegnere vivendo in Spagna, Francia e Svizzera. Nel 1954 ottenne casualmente il suo primo ruolo cinematografico in ‘Proibito’ di Mario Monicelli, riduzione del romanzo ‘La madre’ di Grazia Deledda, recitando con Mel Ferrer e Amedeo Nazzari. A 22 anni, in occasione del suo esordio sul grande schermo, assunse un nome d’arte in memoria del fidanzato Leo con cui avrebbe dovuto sposarsi, ma che morì a causa di un tragico incidente poco prima delle nozze.
La notorietà arrivò nel 1957 con il personaggio della giovane sposa nel film ‘I sogni nel cassetto’ di Renato Castellani. Seguirono poi una lunga serie di ruoli e nel 1961 apparve nel film in costume ‘Il colosso di Rodi’ di Sergio Leone nel ruolo di Diala, figlia dell’autore della statua. Già coinvolta in alcuni film stranieri negli anni Settanta, furono i registi francesi a offrire a Massari i ruoli più complessi della sua carriera. Inoltre ha guadagnato l’apprezzamento del pubblico e della critica anche con le sue interpretazioni televisive, in particolare sostenendo brillantemente il ruolo di molti personaggi letterari negli sceneggiati tratti dai grandi romanzi: è stata la Monaca di Monza ne ‘I promessi sposi’ (1967), Agrafena Aleksandrovna ne ‘I fratelli Karamazov’ (1970) e la protagonista di ‘Anna Karenina’ (1974), tutti diretti da Sandro Bolchi. E proprio la sua intensa interpretazione di Anna Karenina le valse l’invito come membro della giuria al Festival di Cannes nel 1975. Per la Rai ha recitato in numerose riduzioni di testi teatrali negli anni 60.