L’intervista

Tony Momrelle e la musica dell’anima

Un mix di soul, jazz e R&B stasera e domani sul palco del lungolago. Dalla grande famiglia Incognito al cuore di JazzAscona, al via nel pomeriggio

Il 26 e 27 giugno, Stage Elvezia, ore 20.30
26 giugno 2025
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Per la prima volta ospite a JazzAscona, Tony Momrelle porterà il suo mix di soul, jazz e R&B sul palco del lungolago, promettendo due concerti carichi di emozione e groove. Con alle spalle una carriera che lo ha visto collaborare con molti artisti di spicco, Momrelle è conosciuto soprattutto per il suo ruolo da frontman degli Incognito, iconica band britannica dell’acid jazz. Dopo 25 anni di intensa attività con il collettivo guidato da Bluey Maunick, oggi Tony – stasera e domani sullo stage Elvezia, sempre alle 20.30 – prosegue un percorso solista che coniuga eleganza vocale, messaggi profondi e un sound sempre autentico.

Sei stato una delle voci più riconoscibili degli Incognito. Cosa ti ha lasciato quell’esperienza, artisticamente e personalmente?

Incognito è la mia famiglia, quindi far parte della band per così tanti anni – ben 25! – è stata una benedizione. Ho imparato moltissimo e sono cresciuto fino a diventare l’artista che sono oggi.

Come definiresti oggi il tuo stile? Ti senti più soul, jazz, R&B... o semplicemente Tony Momrelle?

Sono semplicemente Tony Momrelle. Tanti stili musicali mi hanno influenzato, e lo fanno ancora, quindi direi che amo ogni genere musicale.

Hai collaborato con artisti come Sade, Janet Jackson ed Earth, Wind & Fire. Quale collaborazione ti ha segnato di più, e perché?

Questa è facile (ride di gusto, ndr): Sade! Ho imparato tanto semplicemente stando vicino a lei. Per me è un’artista completa: la sua mente e la sua passione sono fonte d’ispirazione. Mi ha insegnato molto sull’importanza di dare sempre il massimo, sul palco e nella vita.

È la tua prima volta a JazzAscona. Cosa ti ha convinto ad accettare l’invito?

Adoro visitare posti nuovi, e amo la Svizzera! Dopo aver fatto un po’ di ricerche sul festival me ne sono innamorato e ho detto sì con entusiasmo.

Cosa può aspettarsi il pubblico dal tuo concerto sul lungolago di Ascona?

Spero di portarli in un viaggio musicale, di far vivere loro tutta la mia musica nel tempo che avrò a disposizione. Ci saranno momenti energici, ma anche canzoni che toccano il cuore, il tutto accompagnato da una grande qualità musicale.

Esibirsi in un contesto all’aperto, intimo e a ingresso libero come JazzAscona cambia il tuo approccio al live?

Personalmente non importa dove suono: se c’è un pubblico, io e la mia band ci comportiamo come fosse un’arena o un jazz club. L’impegno è lo stesso.

Le tue canzoni hanno spesso una forte profondità emotiva. Qual è il messaggio che cerchi di trasmettere con la tua musica?

Il messaggio principale è il movimento, il continuare ad andare avanti. Non conta tanto come la vita tratta noi, ma come noi trattiamo la vita. La mia musica porta sempre parole positive e di speranza.

In un mondo così frenetico e frammentato, che ruolo dovrebbe avere oggi il soul?

La soul music è musica dell’anima. Per me significa connessione: ecco perché scrivo canzoni che parlano di speranza e verità. Voglio sempre cantare e scrivere con l’anima. Basti pensare a ‘What’s Going On’ di Marvin Gaye: ancora oggi è attuale. Il soul ha tanti stili e sfumature, ma colpisce davvero quando si parla col cuore. Quindi credo che oggi serva più musica che venga dal cuore: non solo arte, ma anche voce per le persone.

Su cosa stai lavorando in questo momento? Possiamo aspettarci nuova musica nel 2025?

Sto lavorando a un nuovo album e spero di far uscire un singolo già a fine luglio o in agosto. È stato un anno intenso: ho appena finito di lavorare anche al nuovo album degli Incognito, oltre ad altri progetti che usciranno entro la fine dell’anno.

C’è qualche artista emergente che ti ha colpito e con cui ti piacerebbe collaborare?

In realtà sono stato talmente tanto in studio che sono un po’ fuori dal giro! Ci sono tanti ottimi artisti là fuori… ma le collaborazioni arrivano solo quando ho la canzone giusta che lo richiede. Quindi, per ora nessuno in particolare, ma le cose possono cambiare in fretta.

Come mantieni viva la creatività dopo così tanti anni nell’industria musicale?

Stare con persone creative e stimolanti è sempre la chiave per me. Amo creare, e trovo che sia meraviglioso avere intorno gente con cui scambiarsi idee.

Cosa ti piace fare quando non sei in tour o in studio? Cosa ti ricarica?

Fuori dalla musica, mi occupo molto di immobiliare: ho un’attività di alloggi turistici che amo. Mi piace trovare vecchie proprietà trascurate e ristrutturarle. E poi… adoro cucinare!

Oggi

La marching band, tanto per cominciare

Si apre oggi la 41esima edizione di JazzAscona, palcoscenico a cielo aperto sino al 5 luglio per una cinquantina di band, quasi 200 concerti su quattro palchi ufficiali, oltre a esibizioni nei bar e ristoranti, sessioni acustiche nelle vie del centro storico e jam session fino a tarda notte, il tutto a entrata gratuita. Come da tradizione, a inaugurare la rassegna sarà – alle 18 – una sfilata di brass band attraverso il Borgo. Protagonisti di quest’anno sono i giovanissimi musicisti della Trombone Shorty Foundation Brass Band, che a New Orleans offre ai giovani tra i 12 e i 24 anni un percorso formativo che li prepara sia musicalmente che professionalmente.

Tra la quindicina di eventi in programma oggi, compreso Momrelle, si segnala (Stage Seven, 19.30) il ritorno a JazzAscona di Silvan Zingg e del suo pianoforte. In serata, due band di New Orleans: quella che mescola soul, R&B, funk e jazz guidata da Cristen ‘Ten’ Spencer, una delle cantanti più promettenti della Crescent City, per la prima volta ospite ad Ascona (Stage New Orleans, 20) e quella del trombonista Corey Henry, The Treme Funktet (Stage Seven, 21.45).


Corey Henry, alle 21.45