Spettacoli

La Mostra del Cinema di Venezia si apre con un omaggio al cinema italiano

Toni Servillo e Sergio Mattarella protagonisti della serata inaugurale tra emozioni e celebrazioni

27 agosto 2025
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Un presidente di finzione quello interpretato da Toni Servillo in La Grazia di Paolo Sorrentino, che apre il concorso ed è il primo film italiano dei cinque in gara, e quello in carica, Sergio Mattarella con la lettera inviata ad Emanuela Fanelli, si sono idealmente incrociati nella serata d'apertura della 82/a Mostra del cinema di Venezia.

L'inquilino del Quirinale (che sembra sia stato anche in parte una fonte di ispirazione per Sorrentino), ha scritto all'attrice, brillante conduttrice della serata di apertura (tornerà per la chiusura) per rispondere al suo giocoso e rispettoso invito a fare un cameo nella gag filmata che ha introdotto l'arrivo sul palco di Fanelli, sorridente ed elegantissima in un abito gioiello.

"Il cinema è parte essenziale e irrinunziabile della cultura italiana; ne esprime, nel mondo, il genio; trasmette e consolida bellezza, speranza, valori - spiega il presidente -. Il contributo del cinema è particolarmente prezioso in questo periodo nella vita del mondo che manifesta sovente il bisogno di recuperare solidità culturale e senso di umana solidarietà. Auguri dunque alla Mostra del cinema di Venezia!".

Un momento clou in una serata di molte emozioni e che smentendo qualche timore della vigilia, non ha visto né sul red carpet né in sala proteste per la tragedia di Gaza. Tra i passaggi più forti le lacrime di Werner Herzog, primo Leone d'oro alla carriera di questa edizione (il secondo andrà a Kim Novak) che ha avuto la laudatio per il riconoscimento recitata dall'amico Francis Ford Coppola: "La tua vita e la tua arte rappresentano una sfida per tutti noi, è come se ci dicesse superatemi se potete! Werner, sono certo che nessuno ci si avvicinerà".

Il cineasta tedesco (accolto da una lunga standing ovation), ringraziando l'amico ultracinquantennale ("mi ospitava a casa sua in California quando non avevo soldi, grazie a lui ho conosciuto anche l'amore della mia vita, mia moglie Lena"), sottolinea di aver sempre cercato di essere "un buon soldato del cinema, il che vuole dire avere perseveranza lealtà coraggio e senso del dovere".

In platea Sorrentino con il suo cast compreso Gue Pequeno che nel film ha uno spazio da scoprire in un parterre che ospitava anche, fra gli altri Cate Blanchett, Tilda Swinton, Rose Villain, Heidi Klum con la figlia, Beppe Fiorello, Francesco Favino, per supportare la moglie Anna Ferzetti, coprotagonista de La Grazia.

Tra le autorità la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che arrivando ha osservato come "la Biennale del Cinema e Venezia sono il palcoscenico del mondo ed è giusto che il mondo volga il proprio sguardo qui per comprendere a pieno il significato di ciò che è cultura in quanto dialogo, in quanto confronto, in quanto assenza di censura e volontà di pace. Tutto il variopinto spettro delle posizioni politiche e culturali, naturalmente quelle legittime e che obbediscono ai criteri delle democrazie liberali, sono rappresentate".

Sul tema era tornato durante la giornata anche il direttore della mostra Alberto Barbera: "La nostra posizione è che da un lato siamo la principale istituzione culturale italiana, un luogo di apertura, di discussione, di dibattito - ha spiegato - che non esercita alcuna forma di censura, di confronto di nessuno, per questo rispediamo al mittente la richiesta di escludere degli artisti se intendono presenziare alla Mostra del cinema. E dall'altra parte non abbiamo mai esitato a esprimere e dichiarare chiaramente la nostra enorme sofferenza di fronte a quello che sta succedendo a Gaza e in Palestina, alla morte di civili e soprattutto di bambini che sono vittime che si definiscono a con un termine orrendo, vittime collaterali, danni collaterali delle guerre, a cui nessuno è finora riuscito a porre fine".