Economia

L'economia svizzera affronta sfide commerciali

Previsioni di crescita ridotte per il 2025 e 2026 a causa dei dazi USA.

16 giugno 2025
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L'economia svizzera si trova a dover gestire le conseguenze di un aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti nel primo trimestre, mentre si attende l'imposizione dei dazi promessi dall'ex presidente Donald Trump. Le prospettive per il 2026 appaiono particolarmente incerte.

Lunedì, la Segreteria di Stato per l'economia (Seco) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del Prodotto interno lordo (PIL), riducendole di circa dieci punti base per il 2025, portandole all'1,3%, e di circa quaranta punti base per il 2026, portandole all'1,2%, escludendo gli eventi sportivi.

Nonostante l'effetto boomerang non abbia influenzato le proiezioni del centro di ricerca economica KOF per l'anno in corso, gli esperti di Zurigo hanno abbassato le previsioni per il prossimo anno. Il PIL dovrebbe crescere dell'1,4% nel 2025 e dell'1,5% nel 2026, rispetto all'1,9% stimato in precedenza, secondo la pubblicazione stagionale del KOF.

"La guerra commerciale internazionale si sta rivelando più intensa del previsto e sta ulteriormente complicando le previsioni economiche", spiegano gli autori delle Previsioni economiche estive del KOF.

La Seco prevede che la domanda interna possa stabilizzare l'economia, grazie a una ripresa dell'attività edilizia e a una bassa inflazione che sostiene i consumi delle famiglie. Tuttavia, il conflitto commerciale continuerà a pesare sulle esportazioni per tutto il 2025, e una ripresa della crescita globale, che beneficerebbe le esportazioni svizzere, non è attesa prima del prossimo anno. Di conseguenza, la Seco ha aumentato la previsione del tasso di disoccupazione a una media del 2,9% per il 2025 e del 3,2% per il 2026, rispetto al 2,8% previsto in precedenza per entrambi gli anni.

Le previsioni si basano sull'ipotesi di dazi doganali forfettari del 10% sulla maggior parte delle importazioni negli USA, escludendo i prodotti farmaceutici, per tutto il periodo considerato.

Di fronte all'incertezza della politica economica e commerciale globale, la Seco ha delineato due scenari alternativi. Il più favorevole prevede un rapido allentamento delle tensioni commerciali internazionali e importanti piani di stimolo, che potrebbero accelerare la crescita svizzera. Anche in caso di aumento dei dazi doganali, gli esperti escludono comunque l'ipotesi di una recessione in Svizzera.