Economia

La borsa svizzera chiude in calo per le tensioni in Medio Oriente

L'SMI scende dello 0,69% a causa delle incertezze geopolitiche e dei negoziati commerciali USA-Cina

17 giugno 2025
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La borsa svizzera termina la seduta in ribasso, sulla scia delle incognite della situazione in Medio Oriente: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 12'007,06 punti, in flessione dello 0,69% rispetto a ieri.

Gli investitori temono un'ulteriore escalation della guerra fra Israele e Iran, dopo che il presidente americano Donald Trump ha lasciato improvvisamente il vertice del G7 in Canada: vi è che pensa che gli Stati Uniti vogliano assumere un ruolo più attivo nel conflitto fra Israele e Iran. Secondo altri però vi sono elementi che suggeriscono una soluzione negoziale.

Hanno inoltre pesato sui corsi i tentennamenti nei negoziati commerciali fra Stati Uniti e Cina. Inducono alla cautela anche le prossime riunioni degli istituti centrali: mercoledì sera la Federal Reserve e giovedì mattina la Banca nazionale svizzera (BNS) forniranno indicazioni sulla loro politica monetaria. Secondo gli esperti la Fed non dovrebbe ancora modificare i tassi, mentre per quanto riguarda la BNS è atteso un taglio di almeno 25 punti base. Nel frattempo oggi la Banca del Giappone ha lasciato invariato allo 0,5% il costo del denaro.

In un contesto così in divenire l'SMI ha ripiegato in mattinata sotto i 12'000 punti, per poi recuperare parte delle perdite. Hanno pesato negativamente sul listino Nestlé (-0,33% a 82,78 franchi) e Novartis (-0,83% a 95,57 franchi), mentre si è difesa solo inizialmente un po' meglio Roche (-0,49% a 261,60 franchi), azzoppata dai risultati negativi di uno studio su Venclexta, un farmaco contro la leucemia.

In modo non perfettamente unitario hanno terminato i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-2,13% a 47,69 franchi), Geberit (-1,35% a 627,20 franchi), Holcim (-0,72% a 93,92 franchi), Kühne+Nagel (-1,33% a 178,50 franchi) e Sika (+0,75% a 215,60 franchi).

Nel comparto finanziario Partners Group (-0,10% a 1014,50 franchi) è stata preferita a UBS (-1,07% a 25,84 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato anche gli assicurativi Zurich (-0,96% a 557,40 franchi), Swiss Re (-0,22% a 135,60 franchi) e Swiss Life (-0,40% a 799,00 franchi).

Nel mercato allargato Schindler (-1,95% a 292,00 franchi) ha subito l'impatto di un giudizio di Morgan Stanley.