Il dato è stato comunicato da Trenord ed è significativo, considerando che il 24% di tutto il trasporto ferroviario italiano avviene nella regione
Chissà se nei giorni scorsi i piani alti di Trenord, società di gestione del traffico ferroviario in Lombardia, sono stati avvisati del fatto che nel 2024 la puntualità dei treni circolanti in Svizzera è stata del 93,2% (92,6% in Ticino). Sorge infatti il sospetto che a piazzale Cadorna a Milano fossero all’oscuro dei risultati da record raggiunti lo scorso anno dalle Ferrovie Federali Svizzera. Non si spiega diversamente la decisione di Trenord di comunicare (ieri) il bilancio 2024 dal quale si apprende che la puntualità dei treni lombardi (compresi anche quelli delle cinque linee transfrontalieri e delle sue linee interregionali) è stata dell’80%, che confrontata alla performance dei treni rossocrociati è da ultima della classe. Se in Svizzera lo scorso anno rispetto al 2023 la puntualità è migliorata, in Lombardia è invece peggiorata. E questo, dati alla mano, ha avuto un effetto negativo anche in Ticino (che giustamente protesta), come ben sanno i pendolari e i frontalieri che per i loro spostamenti utilizzano i convogli di Trenord e di Tilo.
Dal report di Trenord, oltre al dato riferito alla puntualità, si apprende che le corse effettuate lo scorso anno sono state 755mila, il 4% in più rispetto al 2023, per oltre 200 milioni di passeggeri, numero in crescita che rappresenta il 24% del trasporto ferroviario nazionale (e non potrebbe essere diversamente considerato che i lombardi sono oltre 10 milioni). “L’80% dei treni – scrive Trenord – è arrivato puntuale, l’87% è giunto entro i 7 minuti dell’orario previsto e il 95% entro i 15 minuti”. Trenord scrive che “sulla regolarità del servizio hanno influito l’intenso traffico ferroviario che gravita sulla rete lombarda e i lavori per il potenziamento delle infrastrutture (168 i cantieri attivi nel 2024)”. Infatti Milano (e non può essere diversamente) è il capoluogo di provincia maggiormente servito dal traffico ferroviario lombardo, seguito da Monza, Varese e Como. Ma dopo Milano è Saronno a essere lo snodo ferroviario maggiormente servito.
Sugli scudi anche l’aeroporto di Malpensa che lo scorso anno è stato raggiunto da 66mila corse mediante le linee Bellinzona-Mendrisio-Varese-Malpensa, Milano Centrale-Malpensa e Milano Cadorna-Malpensa. Lo scorso anno su 776mila corse programmate, le soppressioni sono state oltre 20mila, mediamente 57 al giorno, pari al 2,5% della circolazione quotidiana di 2’300 treni. Di queste corse il 48% (quasi 10mila) è stato cancellato a causa dei 15 scioperi proclamati durante il 2024. Le altre 10mila corse sono state soppresse a causa dell’indisponibilità di treni guasti o di personale viaggiante (macchinisti o controllori). L’11% delle soppressioni è stato causato da condizioni meteo, incidenti stradali nei pressi dei binari, interventi sanitari o delle forze dell'ordine, persone sulla rete ferroviaria e investimenti (mortali). Novemila lo scorso anno i guasti sulle infrastrutture che hanno comportato sulla regolarità di 33mila corse. Il gennaio 2025 non promette nulla di buono.