A perdere la vita è stato un 59enne milanese. Il ritrovamento è avvenuto nella zona dell’Alpe Tavano
Si è conclusa nel peggiore dei modi la ricerca del pilota di aliante disperso da domenica nei monti della Val Cavargna, al confine con il Luganese. Le ricerche erano state estese anche in Ticino. Il corpo privo di vita del 59enne milanese è stato trovato nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 2, nella zona dell’Alpe Tavano, a oltre 1’000 metri di altitudine. A individuare il relitto del velivolo sono stati i pompieri del comando di Milano, grazie all’innovativo sistema che, attraverso l’uso di droni, è in grado di rilevare il segnale dei telefoni cellulari anche in aree difficilmente raggiungibili. La salma è stata recuperata all’alba dall’elicottero del 118. Il corpo è stato trasportato all’ospedale Manzoni di Lecco per l’autopsia. I carabinieri della compagnia di Menaggio stanno indagando per chiarire la dinamica dell’incidente. L’aliante era decollato dall’aeroporto di Verzago, a una decina di chilometri da Como.
Quello appena trascorso è stato un drammatico weekend nei cieli del Comasco, segnato anche da un altro incidente aereo. Sempre domenica, all’Aeroclub di Alzate Brianza, un ultraleggero è uscito di pista. In questo caso, fortunatamente, l’equipaggio è uscito illeso e non si sono registrate gravi conseguenze. Venerdì 28 febbraio, alle 8.30, un aliante decollato da Verzago, con marito e moglie a bordo, si è schiantato sui monti di Cino, in provincia di Sondrio. Gli occupanti del velivolo sono stati estratti vivi. Entrambi feriti (più grave la donna), sono stati ricoverati all’ospedale di Lecco.