Nel Comasco vigilantes a tutela di pazienti e operatori sanitari

Per tutelare pazienti e operatori sanitari in tre ospedali comaschi Asst Lariana ha assunto 14 vigilantes. Una risposta alle aggressioni soprattutto nei Pronto soccorso che, anche nel Comasco, sono all’ordine del giorno. La direzione di via Ravona ha disposto l’assunzione di 10 nuovi addetti. Il personale servirà, in parte, per garantire una presenza 24 ore su 24 all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, e per rinforzare l’organico al Sant'Anna e alla sede della Casa di Comunità in via Napoleona.

A breve sarà emesso un nuovo avviso per l’assunzione di altri quattro addetti. “Ho sempre detto che consideriamo essenziali il servizio e il lavoro svolti dalla Vigilanza interna – ha affermato il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi –, soprattutto per quanto riguarda l’impatto sul nostro personale. Queste nuove assunzioni sono un segno concreto di queste parole”. Per quanto riguarda l’entrata in servizio a Cantù, l’avvio è ipotizzato per l’estate. Da qualche settimana il servizio di vigilanza può contare su una proficua collaborazione con la Questura, che al Sant’Anna in particolare gestisce il Posto Fisso di Polizia. E proprio con la Questura Asst Lariana ha sottoscritto, lo scorso 17 marzo, un protocollo per l’attivazione del sistema di videoallarme (pulsante rosso) nel Pronto soccorso.

Pulsante che è stato già attivato due volte al Pronto soccorso di San Fermo, l’ultima lo scorso 5 aprile per l’aggressione proprio a uno dei vigilanti da parte di un uomo che poco prima si era già scagliato contro il fratello ricoverato nel reparto di emergenza-urgenza. La guardia era intervenuta per difendere il paziente e per tutta risposta aveva ricevuto un pugno al volto. Le volanti della polizia avevano portato l’uomo in Questura, poi denunciato a piede libero per aggressioni e lesioni.