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Aumentano i furti nelle chiese del Comasco

Preoccupa la crescita degli assalti ai luoghi di culto, mentre sono in controtendenza i colpi nelle abitazioni

Luoghi di culto nel mirino
(Ti-Press/Archivio)
28 aprile 2025
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Nel Comasco calano i furti nelle abitazioni, crescono quelli nelle chiese e nelle case parrocchiali. Colpi messi a segno soprattutto nei fine settimana per rubare le offerte della messa, ma non solo. Le clamorose razzie negli ultimi sei mesi sono state undici, quattro delle quali nel capoluogo, le altre nel resto della provincia. Una incidenza così alta di assalti ai danni di luoghi di culto non la si registrava da molti anni. Una incidenza allarmante, che scuote l’opinione pubblica. L’escalation di furti inizia a fine novembre quando i ladri prendono di mira la chiesa parrocchiale di Camnago Volta (quartiere di Como) rubando i soldi delle offerte. A Como altri tre furti (quelli di cui si ha notizia): il primo a gennaio nella Basilica del Crocifisso di viale Varese; quindi a febbraio ai danni del seminario vescovile di Muggiò, in via Giovanni Baserga. I ladri, in quell’occasione, erano riusciti ad aprire la cassaforte senza bisogno di forzarla e a portare via contanti per un valore di quindicimila euro. Quarto e ultimo colpo il 2 aprile scorso ai danni della parrocchia di Muggiò.

Poi, i furti in provincia: la parrocchia di Fino Mornasco, quella di Rovellasca in via Grassi, peraltro un colpo messo a segno lo stesso giorno del furto in viale Varese a Como. E poi ancora il 10 febbraio giorno in cui sono stati denunciati ben tre furti commessi nella stessa giornata (si suppone, verosimilmente, a opera di una stessa banda): il primo ai danni della chiesa di Bregnano in via Dante Alighieri; il secondo e il terzo a Cantù: nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe in frazione Asnago e quindi sempre nella stessa via ai danni della casa parrocchiale. Altro furto a Vertemate con Minoprio nei locali delle case parrocchiali di Santa Maria Assunta. Sui furti stanno indagando da un lato i carabinieri, dall’altro i poliziotti della Squadra mobile della Questura di Como, a caccia di elementi utili a ricostruire eventuali responsabilità tra impronte, immagini video degli impianti di videosorveglianza delle zone prese di mira dai ladri e testimonianze delle vittime.