Ad annunciarlo è stato il Cardinale Oscar Cantoni a cinque anni dall’uccisione del parroco che portava da mangiare ai senzatetto di Como.
Per don Roberto Malgesini, “martire e testimone della carità verso i poveri” – così lo definì Papa Francesco – si è aperto ufficialmente il cammino verso la beatificazione. Il sacerdote era stato ucciso la mattina del 15 settembre 2020 in piazza San Rocco, a Como, da “una persona bisognosa che lui stesso aiutava, una persona disturbata”.
Lo ha ricordato ieri sera, lunedì, monsignor Oscar Cantoni, cardinale, durante l’Eucaristia presieduta dal vescovo di Como. Il prelato ha anche annunciato che, a cinque anni dalla morte del sacerdote, che in vita si è speso per i senzatetto, è ufficialmente iniziato il percorso canonico per la beatificazione di don Roberto, la cui tragica fine ha suscitato una vasta eco e una forte risonanza. Un clamore cresciuto con il passare degli anni.
«Credo ci siano tutte le condizioni per avviare il processo di beatificazione di don Roberto», ha aggiunto il prelato. «Ed è ciò che abbiamo fatto». Cinque anni è il periodo richiesto dal Dicastero vaticano delle Cause dei Santi perché si possa aprire la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione. «L’intento della Diocesi di Como – ha affermato monsignor Cantoni –, è quello di accelerare l’iter affinché possano essere riconosciute le virtù eroiche di don Roberto, sacerdote valtellinese di Rogoledo di Cosio, che aveva scelto di dedicare la sua vita ai piccoli della società, ai poveri e ai carcerati».
La mattina del 15 settembre 2020 stava caricando la sua utilitaria con bevande calde e brioches da portare ai senzatetto che allora – e ancora oggi – vivono per le strade di Como. Diverse coltellate ne provocarono la morte.