Il presidente colombiano invita a misure concrete per difendere il diritto internazionale e colmare il vuoto lasciato dall'ONU
La proposta è stata avanzata da Petro in un suo articolo pubblicato sul quotidiano inglese The Guardian e ripreso dai principali media colombiani in cui il presidente ha sottolineato che "l'invito è aperto e urgente".
"La prossima prova per la comunità internazionale è dietro l'angolo. Il 15 luglio, il mio governo, insieme al Sudafrica —copresidenti del Gruppo dell'Aia (creato il 31 gennaio di quest'anno e composto anche da Cuba, Bolivia, Honduras, Malesia, Senegal e Namibia) -, convocherà una conferenza di emergenza su Gaza, riunendo ministri di paesi di tutto il mondo per deliberare una difesa multilaterale del diritto internazionale".
"Il nostro obiettivo è semplice", ha scritto Petro su The Guardian, ovvero "introdurre misure giuridiche, diplomatiche ed economiche concrete che possano fermare la distruzione di Israele e difendere il principio fondamentale che nessuno Stato è al di sopra della legge".
Secondo il presidente della Colombia, "il rinvio indefinito della Conferenza internazionale per la risoluzione pacifica della questione palestinese, proposta dall'Onu e copresieduta da Francia e Arabia Saudita, ha lasciato un vuoto critico nella leadership multilaterale, proprio quando è più necessario".
Da lì il suo appello, poiché c'è un "grave contesto umanitario" che rende necessaria una conferenza a Bogotà che permetta agli stati di passare "dalla condanna all'azione collettiva" e di interrompere la complicità, attraverso "tribunali, porti e fabbriche dei nostri paesi" che sfidino "la visione di Donald Trump e Netanyahu di un mondo dove 'il potere è giusto'".