Le Nazioni Unite hanno avvertito che la carenza di carburante nella Striscia di Gaza ha raggiunto un "livello critico", minacciando di aumentare significativamente le sofferenze nel territorio palestinese devastato dalla guerra.
"Dopo quasi due anni di guerra, la popolazione di Gaza si trova ad affrontare difficoltà estreme, tra cui una diffusa insicurezza alimentare. Quando il carburante si esaurisce, si pone un nuovo, insopportabile fardello su una popolazione sull'orlo della fame", hanno avvertito sette agenzie delle Nazioni Unite in una dichiarazione congiunta.
Unicef, Ocha, Undp, Unfpa, Unops, Unrwa, Wfp e Oms sono le agenzie Onu che hanno lanciato l'ennesimo allarme sulla mancanza di carburante a Gaza.
"Il carburante - sostengono - è la spina dorsale della sopravvivenza a Gaza. Alimenta gli ospedali, i sistemi idrici, le reti fognarie, le ambulanze e ogni aspetto delle operazioni umanitarie. Le forniture di carburante sono necessarie per muovere la flotta utilizzata per il trasporto di beni essenziali attraverso la Striscia e per far funzionare la rete delle panetterie che producono pane fresco per la popolazione colpita".
Senza carburante adeguato, le agenzie delle Nazioni Unite "saranno probabilmente costrette a interrompere completamente le loro operazioni, con un impatto diretto su tutti i servizi essenziali a Gaza. Ciò significa niente servizi sanitari, niente acqua potabile e nessuna capacità di fornire aiuti". E ancora: "Senza carburante adeguato, Gaza rischia il collasso degli sforzi umanitari. Gli ospedali sono già al buio, le unità di maternità, neonatali e di terapia intensiva stanno cedendo e le ambulanze non possono più muoversi. Le strade e i trasporti rimarranno bloccati, intrappolando i bisognosi. Le telecomunicazioni si interromperanno, paralizzando il coordinamento delle operazioni salvavita e tagliando fuori le famiglie dalle informazioni critiche e gli uni dagli altri".
"Per la prima volta in 130 giorni, questa settimana è entrata a Gaza una piccola quantità di carburante. È uno sviluppo gradito, ma è una piccola frazione di ciò che è necessario ogni giorno per mantenere la vita quotidiana e le operazioni di aiuto critiche", concludono le agenzie dell'Onu.