Estero

Il premier bulgaro smentisce sabotaggio all'aereo di von der Leyen

Zheliazkov respinge l'ipotesi di interferenze russe sul Gps durante l'atterraggio in Bulgaria

2 settembre 2025
|

Il premier bulgaro Rossen Zheliazkov ha respinto categoricamente la versione di un sabotaggio organizzato contro l'aereo di Ursula von der Leyen in fase di atterraggio all'aeroporto di Plovdiv, nel sud della Bulgaria.

Lo ha dichiarato oggi ai giornalisti commentando la pubblicazione sul Financial Times secondo la quale ci sarebbe stata un'interferenza russa che aveva disattivato il sistema di navigazione Gps all'aeroporto di Krumovo proprio mentre il Falcon con a bordo il capo della Commissione Europea stava atterrando. Le asserzioni del Ft sono state subito riprese dalla Commissione europea. Nel corso dell'atterraggio si è verificata una neutralizzazione del segnale satellitare che forniva informazioni Gps al sistema di navigazione dell'aereo e il pilota è ricorso all'approccio alternativo per l'atterraggio utilizzando il sistema strumentale Ils.

Domenica scorsa Ursula von der Leyen è stata in visita in Bulgaria nell'ambito del suo giro nei Paesi Ue della frontiera est. "Interferenze del genere succedono quotidianamente - ha detto Zheliazkov ai giornalisti - non è in corso né sarà aperta alcuna indagine sull'incidente, queste interferenze non sono né minacce ibride né cyberattacchi". Il premier ha aggiunto che "non c'è nulla che la gestione del traffico aereo in Bulgaria non abbia attuato secondo il protocollo". In un'intervista al giornale di Plovdiv 'Maritsa' il colonnello dell'aeronautica militare bulgara Vilis Tsurov non esclude da parte sua che ci siano stati problemi a bordo dell'aereo stesso. "Le comunicazioni satellitari, compreso Gps, - spiega - sono difficili da intercettare e compromettere, quindi la spiegazione più logica è che ci sia stata un'irregolarità nel sistema dell'aereo stesso".

A suo giudizio "è diventato estremamente difficile per i piloti di oggi atterrare manualmente e per questo drammatizzano". "Questo perché ottengono la licenza dopo un corso di addestramento di appena tre mesi", ha osservato il colonnello. Già ieri il ministro dell'Interno bulgaro Daniel Mitov aveva respinto l'ipotesi di un cyberattacco al sistema Gps dell'aereo di von der Leyen.