La misura mira a proteggere 325.000 posti di lavoro e la filiera automobilistica messicana
Il Messico risponde al dumping della Cina con un maxi-aumento dei dazi sulle auto e i prodotti strategici. Lo rende noto il sito del quotidiano messicano El Universal.
"Le auto cinesi hanno già dazi del 20%, ma saliranno al massimo consentito dall'Organizzazione mondiale del Commercio (Omc), ovvero al 50%", ha detto questo pomeriggio il ministro dell'Economia Marcelo Ebrard, denunciando l'ingresso di veicoli e componentistica auto a prezzi sotto il prezzo di costo come strategia di Pechino per conquistare quote di mercato.
La misura anti-dumping riguarderà 19 settori e 1.463 categorie merceologiche, tra cui siderurgia, tessile, elettronica, giocattoli, mobili e cosmetici e l'obiettivo è difendere oltre 325.000 posti di lavoro e la filiera automobilistica, che rappresenta il 23% della manifattura messicana.
Con i nuovi dazi, il governo intende ridurre la dipendenza dalla Cina e rafforzare la produzione interna. Il provvedimento fa parte del pacchetto economico 2026 che, se approvato dal Parlamento, entrerà in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.