La liberazione fa parte di uno scambio di prigionieri che coinvolge anche un comandante di Hezbollah
Il rilascio, nei giorni scorsi, della ricercatrice israelo-russa Elizabeth Tsurkov, dopo più di due anni di prigionia in Iraq nelle mani di una milizia sciita irachena affiliata all'Iran, fa parte di un accordo tra Iran e Stati Uniti per uno scambio di prigionieri nel quale rientra anche un alto esponente militare degli Hezbollah libanesi.
Lo riferiscono media iraniani e libanesi, secondo cui la liberazione di Tsurkov, rapita in Iraq nel marzo del 2023 dagli uomini di Kata'ib Hezbollah, sarà seguita dal rilascio di almeno un alto esponente militare di Hezbollah - partito libanese vicino all'Iran -, Imad Amhaz, descritto come un comandante dell'unità marittima militare del Partito di Dio, rapito dai soldati israeliani nel nord del Libano l'autunno scorso.
Non ci sono commenti ufficiali da parte di Israele, degli Stati Uniti, dell'Iran e degli Hezbollah libanesi rispetto a queste indiscrezioni.