I medici britannici sono riusciti a rallentare del 75% l'insorgenza della malattia di Huntington, una patologia neurodegenerativa ereditaria che condanna i pazienti a un rapido declino, grazie a un nuovo tipo di terapia genica somministrata durante un lungo e delicato intervento chirurgico al cervello. È quanto riporta Bbc News, secondo cui è la prima volta che si sono ottenuti risultati così positivi nel trattamento della malattia tramite un percorso di sperimentazione.
"Non avremmo mai potuto, nemmeno nei nostri sogni più sfrenati, aspettarci un rallentamento del 75% della progressione clinica", ha affermato la professoressa Sarah Tabrizi, a capo dell'Huntington Disease Centre dell'University College London.
La terapia promette potenzialmente di offrire ai pazienti decenni di "buona qualità di vita" rispetto a un declino che se non trattato porterebbe in tempi molto più rapidi a gravi problemi motori e cognitivi oltre a una serie di complicanze tali da ridurre fortemente i livelli di sopravvivenza. Tra le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione, c'è chi è riuscito a tornare al lavoro e diversi pazienti sono ancora in grado di camminare nonostante si preveda che in futuro avranno bisogno di una sedia a rotelle.