Estero

Cina contro dazi Usa. Bessent,'vertice Trump-Xi ci sarà'

13 ottobre 2025
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La Cina ha attaccato ancora gli Stati Uniti, invitati a "correggere immediatamente le pratiche sbagliate".

Di fronte alla minaccia del presidente Usa Donald Trump di dazi ulteriori del 100% contro la stretta di Pechino all'export delle terre rare, il Dragone ha opposto un fuoco di sbarramento, assicurando che "se la parte americana dovesse continuare su questa strada", allora "adotterà misure rigorose e appropriate per proteggere i propri legittimi diritti e interessi".

A dispetto dei toni duri usati dal portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, i contatti tra le parti sembrano ben riavviati dopo l'escalation degli ultimi giorni. Il segretario al Tesoro Scott Bessent, nei panni di pontiere, ha assicurato che Trump "è ancora sulla buona strada" per incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping in Corea del Sud a fine ottobre, a margine del forum dell'Apec.

Bessent, in un'intervista a Fox Business, ha parlato di "contatti" tra Washington e Pechino per organizzare l'atteso bilaterale. "Abbiamo sostanzialmente allentato la tensione" e Trump "ha affermato che i dazi non entreranno in vigore prima del primo novembre. Credo che l'incontro si terrà comunque", ha detto, aggiungendo che "tutte le opzioni sono aperte" per le ritorsioni contro la mossa mandarina di maggiori controlli sulle spedizioni di terre rare, decisi - secondo alcune ricostruzioni - per stroncare i canali "non ufficiali".

Intanto, nel mezzo delle incertezze pendenti sulle relazioni bilaterali, la Cina ha mostrato segnali di notevole tenuta del suo interscambio con il mondo. L'export e l'import sono andati ben oltre le attese a settembre, un mese che ha registrato un surplus commerciale in frenata a 90,45 miliardi di dollari, a fronte dei 102,33 miliardi di agosto e dei quasi 100 miliardi stimati alla vigilia.

Le esportazioni, secondo i dati delle Dogane cinesi, sono aumentate dell'8,3% annuo, contro il +4,4% di agosto e il +6% di proiezione. Mentre, sulle importazioni, la crescita è stata del 7,4%, dall'1,3% di agosto e all'1,5% stimato.

L'export cinese verso gli Usa ha segnato un crollo annuo del 27% (ma un +8,6% su agosto), in calo per il sesto mese di fila. L'import, invece, ha ceduto il 16,1%. Le minori spedizioni verso gli Stati Uniti sono più che compensate: +12,9% verso l'India e +14,7% verso i Paesi dell'Asean (+22,5% Thailandia e +22,3% Vietnam), a segnalare la catena di approvvigionamento diversificata e l'aumento dell'import per la domanda interna che pone sfide alle industrie nazionali. Poi, +8,2% verso l'Ue e -11,3% verso la Russia che ha deciso restrizioni su alcuni beni cinesi.

Il viceministro delle Dogane Wang Jun, in conferenza stampa, ha rilevato che stabilizzare gli scambi commerciali nel quarto trimestre sarà una sfida a causa del "complesso contesto esterno", ricordando che la Cina è stata tra i tre maggiori partner commerciali di 166 "Paesi e regioni" a livello globale nei primi 7 mesi del 2025, ben 14 in più su base annua. Un segnale che "la cerchia di amici commerciali della Cina continua a crescere".