Ho preso nota, quale membro dell’attuale Commissione giustizia, dell’opinione espressa da Fabio Bacchetta-Cattori nella rubrica "il dibattito" in data 24 febbraio 2025. Secondo l’ex collega deputato nonché avvocato, questa Commissione avrebbe sbagliato nell’ottobre 2024 a dare la facoltà di destituire dei giudici al Consiglio della magistratura. Ovvio il riferimento al noto caso denominato “Caos al TPC”. Ora, ribadito che le modifiche apportate alla Legge sull’organizzazione giudiziaria (LOG) furono il frutto di un dialogo tra Commissione e Consiglio della magistratura (che ce le chiese) e per nulla una lex Ermani come qualcuno tenta di far passare a torto, rilevo che l’apprezzato collega Bacchetta-Cattori qui ha preso un abbaglio. Infatti, basta andare a vedere la versione precedentemente in vigore (quella allo stato: maggio 2024, pubblicata sul sito del Cantone, per constatare che la destituzione era già esistente almeno dal 2012 come facoltà conferita al Consiglio della magistratura. Quindi nulla di nuovo in merito è stato fatto. Per il resto, sul fatto che si possa o debba riportare una tale facoltà al Gran Consiglio togliendola al Consiglio della magistratura, questo semmai è un tema che potrebbe essere oggetto però di un nuovo iter parlamentare.