Investire nel benessere e nella cultura è un atto d'amore

Non come consigliere comunale, ma come Valérie, che ha scelto proprio il centro storico di Locarno per aprire il suo centro estetico, sosterrò il messaggio municipale con la richiesta di credito di 140mila franchi per la sperimentazione viaria in Città Vecchia.

I veicoli che vi transitano ogni giorno non vanno tutti a fare la spesa, non usufruiscono dei servizi, la maggior parte passa di lì solo perché fa comodo, ed è fastidioso. Chi ha deciso di vivere in un nucleo sa che i parcheggi scarseggiano e l’accesso a casa è complicato. Idem per chi decide di andare a fare la spesa o usufruire dei servizi. Ci sono però delle soluzioni, già immediatamente praticabili (anche se per alcuni care): parcheggi a 2 minuti a piedi. Si potrebbe chiedere al Municipio di pensare a una soluzione per chi ha un’attività, per i suoi clienti, per i residenti e per chi lavora in Città Vecchia (tessere, sconti, eccetera).

E noi commercianti dovremmo metterci insieme, non uno contro l’altro. Magari con delle iniziative concrete. La pedonalizzazione ci permetterebbe di avere più spazio e più piacere a godere delle vetrine, di un caffè, delle piccole viuzze... Si vuole il turismo, ma poi non si è pronti a investire per valorizzare e rendere attrattivo il centro storico, che dovrebbe essere il cuore pulsante di ogni città.

La bellezza non è qualcosa di soggettivo o superficiale. Specialmente se si parla di un centro storico, l’estetica diventa un vero e proprio biglietto da visita, assolutamente non trascurabile. Meno automobili significherebbe anche più occasioni per muoversi a piedi o in bicicletta, incoraggiando le persone a praticare movimento, completamente a gratis! Investire nella bellezza, nel benessere e nella cultura non è solo un dovere, ma un atto d’amore verso il proprio territorio.

In un'epoca in cui il clamore dei festival e la frenesia degli eventi sembrano dominare, cosa ne è dell'arte e della cultura in tutta la loro sofisticatezza? L'intelligenza si nutre di dettagli. In un mondo che esalta il rumore, abbiamo bisogno di esperienze raffinate ed emozioni silenziose.