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Chi elegge, destituisce: errata corrige bis

(Ti-Press)

Ringrazio l’apprezzato già collega in Gran Consiglio Matteo Quadranti per avere resa pubblica l'errata corrige al mio ultimo articolo, non avvenuta in tempo, prima della messa in stampa del medesimo. Se così fosse stato, il mio testo sarebbe stato corretto, aggiungendo la semplice parentesi “(ri)” alla parola “deciso” e non avrebbe quindi dato adito alla sua presa di posizione. In effetti, il Gran Consiglio, confrontato purtroppo a un caso concreto, nell'ottobre 2024, votando una modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria, ha (ri)deciso la delega al Consiglio della magistratura di destituire dei magistrati, non sanando una norma di legge anticostituzionale, in vigore almeno dal 2006 e non “almeno dal 2012”, come scritto dal collega. Nel merito, ribadisco la necessità di correggere questo errore di diritto costituzionale, per evitare, appunto, che il Gran Consiglio continui a errare, sulla base di una norma di legge, come detto, non conforme alla nostra Costituzione cantonale, dalla quale risulta la competenza del Gran Consiglio di eleggere e quindi anche di destituire dei magistrati.