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Un ‘Sì’ per le cure e la coesione sociale

Il prossimo 15 giugno, in Ticino, votiamo sull’iniziativa “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”. È un appuntamento decisivo per chi crede in una società coesa, solidale e radicata nel proprio territorio. Chi lavora nei servizi alla persona affronta ogni giorno condizioni difficili: turni massacranti, stipendi insufficienti, poca considerazione. Eppure, sono proprio queste figure come educatrici, infermieri e operatrici sociosanitarie a garantire dignità e vicinanza alle persone più fragili. Se abbandonano la professione, e accade sempre più spesso, a pagare è l’intera comunità.

L’iniziativa vuole migliorare le condizioni di lavoro e la qualità dei servizi, ma lancia anche un messaggio più ampio: senza un servizio pubblico forte e ben radicato, la coesione sociale si sgretola. È vero per la sanità, l’educazione, la cultura, la radiotelevisione. È vero per chi vive nelle valli, nelle periferie, nei quartieri dove la presenza dello Stato, non di un mercato, fa la differenza.

Durante la pandemia o nelle recenti alluvioni, il servizio pubblico si è dimostrato indispensabile per tenere unito il Paese e supportare le comunità locali. Ma appena passa l’emergenza, tornano tagli e smantellamenti. È tempo di invertire la rotta. Votare sì significa difendere chi si prende cura degli altri e rilanciare un modello di società che non lascia indietro nessuno. È una scelta per il futuro del nostro territorio e per la sua anima più profonda: la solidarietà.